Detenute parrucchiere Corso firmato Orea Malià
Un corso da parrucchiere per le detenute della Dozza. Parte lunedì la nuova opportunità pensata da Orea Malià per una dozzina di donne.
Ricostruirsi una vita, partendo magari dalla testa e usando, forbici, pettini, tondouses e spazzole. S’intitola “Ricci ri-belli” l’ultima opportunità di crescita per le detenute della casa circondariale della Dozza: un corso per parrucchiere che inizierà il 5 marzo, nella magica giornata di lunedì, curato da uno dei più noti e apprezzati professionisti del settore, Orea Malià Parrucchieri & Truccatori. Due mesi intensi e concentrati di prove e controprove per una dozzina di ragazze, le più motivate, fra le attuali 90 detenute in carcere (i maschi sono circa 800) metà delle quali straniere e in maggioranza under 40.Due ore a lezione, sotto le direttive di Marco Zanardi vero nome di Orea Malià, di suo figlio Attila, ora impegnato in XFactor, e dell’esperto Giuseppe Lasorella, storico collaboratore, per far emergere talento e creatività.
Le ragazze saranno sia modelle sia coiffeuses proprio per avere una prospettiva globale sul lavoro svolto e un maggior coinvolgimento relazionale nel team.Il progetto è stato elaborato da Angelica Sisera e Vannia Virgili dell’associazione Artemisia e produrrà non solo nuove e importati competenze per chi deve ricominciare a vivere e lavorare una volta uscito dal penitenziario, ma anche un docufilm in 8 puntate su questa esperienza realizzato da Davide Labanti e 3 suoi collaboratori dell’associazione Kinodromo, un libro con pensieri e parole delle detenute raccolte e con le foto/ritratto di Federico Guerra e infine uno spettacolo teatrale nel quale verranno coinvolte anche coloro che non hanno partecipato al corso.
Lo staff di Orea Malià utilizzerà i migliori prodotti, grazie anche alla fornitura di alcune aziende leader del settore, da Parlux a Davines. Non c’era modo migliore, cioè offrendo liberamente il proprio sapere e il proprio tempo (lunedì), per Marco Zanardi per iniziare il suo 40° anno di attività a Bologna – era il 1978 – che dovrebbe essere festeggiato prossimamente con un evento di artistico/espositivo probabilmente insieme alle istituzioni.