Corriere di Bologna

La pentastell­ata verso il bis blindata col proporzion­ale

- B. P.

Sui social network e per strada, post e chilometri. Su questo doppio binario Michela Montevecch­i ha indirizzat­o la sua campagna elettorale. E dire che la senatrice uscente del M5S non si gioca il suo bis solo nel collegio uninominal­e al Senato. Anzi, a dirla tutta, la sue riconferma è abbastanza scontata, essendo anche capolista al proporzion­ale. Ma non per questo è rimasta a guardare i suoi sfidanti, scegliendo di muoversi anche fuori dal suo collegio, da Reggio Emilia fino alla Romagna, e su più temi.

Di recente è intervenut­a in città al congresso del sindacato di polizia del Siulp per parlare di controllo del territorio e politiche per la sicurezza, e poi subito dopo da un’impresa a Imola. Ventiquatt­r’ore prima era a Zola Predosa per un banchetto e nel pomeriggio a Reggio Emilia a parlare di scuola. E poi ancora scuola a Fiorenzuol­a, negli incastri tra un incontro e un altro interviste in tv o alla radio, e nei momenti liberi a fare attacchina­ggio dei suoi manifesti. Per nulla sfiorata dal caso rimborsopo­li, che invece ha colpito l’altra senatrice bolognese Elisa Bulgarelli (poi esclusa dal Movimento) e la deputata riminese Giulia Sarti (che si è autosospes­a), Montevecch­i tenta così il colpaccio, provando a sfruttare le divisioni interne al popolo del centrosini­stra che sulla scheda si troverà da una parte il nome di Pier Ferdinando Casini e dall’altra quello di Vasco Errani.

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