Non solo lingua: il Minghetti insegna cultura araba
Qui il corso è facoltativo. «Vogliamo andare oltre quello che si sente sul terrorismo»
Sono anche state fatte lezioni ad hoc sulla gastronomia araba, di cui vado molto fiera
Insegnare la lingua araba a scuola per avvicinare gli studenti a una cultura che oggi spaventa. È questa l’idea che ha spinto alcuni docenti del Minghetti a organizzare un corso extra curriculare di arabo per gli alunni di via Nazario Sauro, per ora gli unici ad avere questa opportunità all’interno di una scuola pubblica bolognese. «Se il mondo cinese appare come un’opportunità di tipo economico per uno sbocco professionale futuro, l’arabo rappresenta un mondo fin troppo conosciuto, perché connotato come un’alterità che spaventa», spiega Laura Azzoni, docente di italiano, latino e greco e referente del progetto che è già arrivato al suo quarto anno. «Volevamo offrire un approccio a questo mondo — spiega la professoressa — tramite la lingua e l’approfondimento culturale».
Quindi i ragazzi che vogliono avvicinarsi al mondo arabo seguono volontariamente al pomeriggio, per due ore la settimana, le lezioni di lingua a cui è sempre affiancata una lezione di cultura araba. Ma non solo: «È il secondo anno che facciamo anche un corso monografico di approfondimento di 20 ore per gli studenti in cui passiamo in rassegna il cinema, la letteratura e il teatro arabi. È una delle grandi culture del mondo contemporaneo — spiega Azzoni — e vogliamo farla conoscere come tale, andando oltre all’idea della cultura del terrorismo. Quest’anno durante il secondo corso monografico abbiamo lavorato sulla questione israelo-palestinese, volevamo che gli studenti avessero una conoscenza delle voci di entrambi i popoli». Ma sono anche state fatte lezioni ad hoc sulla gastronomia araba, «di cui vado personalmente molto fiera», confessa la professoressa.
A seguire il corso extra curriculare di lingua araba quest’anno al Minghetti ci sono dieci studenti; erano 18 l’anno scorso. «Sono mossi principalmente da curiosità e da interesse verso la cultura, ma poi fanno progressi notevoli anche nella lingua». L’anno scorso erano quattro gli studenti arrivati al secondo livello di lingua araba, ce n’è uno quest’anno. «È una lingua difficile — spiega Azzoni — e bisogna anche tener presente che i nostri studenti hanno già moltissimo da studiare normalmente, non è facile inserire anche una materia a cui dedicarsi volontariamente».
Eppure chi se ne appassiona, non la molla più. «Quest’anno — conclude la docente — ad aiutarci a fare il corso monografico di cultura araba è venuta una nostra ex studentessa che ha iniziato a imparare la lingua araba nel nostro corso pomeridiano e ha continuato a studiarla all’università».