Rizzo, da Acer a via Tiarini «Stile di vita, non costrizione»
Lo stupore del presidente del locale in Bolognina
«Lunedì c’è stata una riunione a Roma in cui è stato comunicato ai responsabili di zona che c’era un’indagine su 4 membri ma non per quali accuse e il segretario si è autosospeso. Io non c’ero ma ho saputo». Leggere ieri mattina le notizie dell’indagine su Mario Pianesi e la sua associazione «Un punto macrobiotico» è stato ugualmente un choc, confessa Enrico Rizzo, presidente del circolo bolognese da tempo in Bolognina, che è anche un ristorante molto frequentato in via Tiarini, con più di 4.000 iscritti. Rizzo è conosciuto alle cronache anche per essere stato presidente di Acer.
Cosa pensa delle accuse a Pianesi?
«Non le ritengo verosimili, mi sembra molto strano che Mario Pianesi abbia potuto fare quello che ho letto. Non l’ho mai sentito dire di non assumere farmaci o criticare la medicina moderna, piuttosto parla degli effetti di un’alimentazione sana senza l’uso di sostanze chimiche».
Tra le accuse c’è anche quella di aver costretto i suoi adepti a lavorare gratis e a fare donazioni in denaro ....
«Guardi il ristorante e il punto vendita di Bologna sono registrati come snc e operano come attività commerciale in completa autonomia dalla segreteria nazionale. I dipendenti sono una decina, tutti assunti regolarmente. Chi mangia da noi paga 15 euro senza tessera, 12 se è socio. Diversa l’attività del circolo che organizza conferenze, educazione ambientale nelle scuole e chi partecipa lo fa a titolo volontario come in qualsiasi altra associazione culturale».
La Procura di Ancona sostiene che i dipendenti vengano indottrinati...
«È ovvio che chi viene a mangiare qui ha sposato una scelta consapevole, diamo informazioni ai clienti, figuriamoci se non lo facciamo con i dipendenti, che sono tutti soci. Seguono lo stile di vita macrobiotico ma a casa propria ognuno fa ciò che vuole».
Ci sono state ripercussioni sull’attività?
«Da stamattina sono tempestato di domande dai clienti preoccupati. Anche i dipendenti lo sono, c’è chi ha figli e si chiede se le cose andranno male. Io sono certo che saranno tutti assolti, ma rimarrà una macchia indelebile che agevolerà la concorrenza».
Ha sentito Pianesi oggi?
«No, è difficile anche fargli avere un messaggio perché non ha il cellulare, ma immagino sia affranto e demoralizzato».
È stato lei a presentarlo al sindaco?
Non ricordo, forse o forse l’ha conosciuto nel ristorante che il sindaco frequenta da tempo.