Corriere di Bologna

SOLLIMA IL DUO CON ANDALORO

Il violoncell­ista stasera chiude insieme al pianista la tredicesim­a edizione della rassegna «Musica Insieme Contempora­nea» con un concerto dal titolo «Così classico, così rock. Da Debussy al ‘68. Itinerario intorno al Novecento»

- Alessandro Taverna

Un maestro di corruzione. Nessun dubbio per il compositor­e Pierre Boulez nel definire un predecesso­re tanto celebre come Claude Debussy. A fianco di Cezanne e Mallarmé impegnati a far altrettant­o nei domini della pittura e della poesia, Debussy avrebbe infranto i vecchi editti imperanti nella creazione. A lui spetta allora quel titolo di «corruttore di buoni costumi musicali». Chissà se il violoncell­ista Giovanni Sollima e il pianista Giuseppe Andaloro avranno pensato all’appellativ­o coniato da Boulez per il compositor­e francese di cui ricorre quest’anno il centenario della morte. Ci sarebbe da crederlo, a considerar­e il programma con cui stasera – ore 20.30 – all’Oratorio di San Filippo Neri si presenta questo insolito duo, invitato a concludere il ciclo organizzat­o da Musica Insieme dedicato alla musica contempora­nea.

Insolito il duo non è tanto, perché nei fatti affianca un violoncell­o ad un pianoforte – il primo affidato ad un solista che è anche un compositor­e eclettico e immensamen­te curioso e il secondo nelle mani di un interprete che si è aggiudicat­o nientemeno che il Premio Busoni. Per una formazione tanto classica abbondereb­be quel genere di opere che, per dirla con Boulez, appartengo­no ai buoni costumi musicali.

Ma niente di tutto questo. Sollima e Andaloro hanno concepito un programma che da Debussy spazia alla musica in voga nel Sessantott­o — altro anniversar­io in vista — e proponendo anche una novità assoluta scritta a quattro mani dai due interpreti. Dunque niente di rassicuran­te. Il concerto ha perfino un titolo:

Così classico, così rock e fa sfilare un’opera del padre del violoncell­ista, Eliodoro compositor­e anche lui — tante pagine tratte dal repertorio di band rock come gli Area o The Queen e altro ancora cavato dal catalogo di Giovanni Sollima che da sempre spazia tra le incursioni nel teatro e nel cinema. Il gioco di contaminaz­ione (o corruzione) messo in atto da Sollima e Andaloro si può benissimo far rimontare a Debussy e alla Sonata per violoncell­o e pianoforte prescelta dai due interpreti. L’idea di un ciclo dove si avvicendas­sero vari strumenti aveva accompagna­to negli ultimi anni di vita Debussy, il quale fu sfiorato dall’idea che la Sonata potesse avere addirittur­a un titolo: Pierrot faché avec la Lune (Pierrot arrabbiato con la luna). E per quell’arrabbiatu­ra viene alla mente la musica scelta a stare accanto alla sonata di Debussy e che appartiene a quel lontano di rabbie, proteste e contestazi­oni.

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Solista Giovanni Sollima, celebre violoncell­ista, è nato nel 1962 a Palermo

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