Catturata la badante infedele Vessò e derubò due anziane, viveva nel lusso in Polonia
Impeccabile badante fuori dalle mura domestiche, conosciuta per il suo impegno sul lavoro non aveva mai destato sospetti, ma quando restava sola con le due anziane sorelle per cui lavorava in provincia di Bologna diventava un’aguzzina. Minacce e maltrattamenti che sono andati avanti per quattro anni, dal 2007 al 2011. Il legale della famiglia fece avviare le indagini che portarono la donna al processo e a una sentenza d’Appello nel 2016, con una condanna di quattro anni. Ma solo la settimana scorsa, dopo quasi due anni, Maria Gorzkovska, una polacca di 64 anni è stata trovata e arrestata dalla polizia bolognese assieme all’Interpol in una città a sud di Breslavia in Polonia.
Per quattro lunghi anni le due donne, di 68 e 78 anni, sono state vittime ogni giorno della badante polacca poco più giovane di loro che, con continue minacce e maltrattamenti, è riuscita a farsi intestare tutti i beni delle sorelle benestanti, case e altre proprietà. Non solo, perché dopo aver ottenute i beni delle due sorelle li ha venduti ricavando 781.000 euro e, a quel punto, ha deciso di fare i bagagli e facendo perdere le proprie tracce. La sua fuga si è conclusa mercoledì, quando alla sua porta di casa a Klodzko hanno bussato i poliziotti della sezione Catturandi della divisione anticrimine della Questura bolognese assieme all’Interpol. Per la 64enne sono scattate le manette per circonvenzione di incapace, stato di incapacità perpetuato mediante violenza e maltrattamenti in famiglia. Con questi capi d’imputazione nell’ottobre del 2016 era arrivata la sentenza della Corte d’Appello che la condannava a quattro anni. Nel frattempo però la donna, raccolto tutto il bottino, aveva già lasciato l’Italia. Sono state proprio le testimonianze di alcune connazionali, anche loro badanti in servizio da alcune famiglie di Bologna, a dare diversi indizi sulla sua vita attuale fino a svelare alla polizia dove si era nascosta la 64enne polacca.
La donna aveva lasciato Bologna nel 2011 concedendosi in Polonia una vita di lusso, uno degli ultimi assegni che si era fatta intestare da ben 39.000 euro era stato utilizzato per acquistare una Range Rover. Della difficile situazione che erano costrette a vivere le due donne, che non avevano eredi, si era insospettito il loro legale. Le due sorelle però non sono riuscite subito a raccontare quello che erano costrette a vivere in casa quando erano con la loro badante, picchiate e ricattate, fino a quando un giorno la più giovane si è fatta coraggio e ha parlato con il legale di famiglia. È stato l’avvocato a far partire le indagini: secondo quanto riferito dagli investigatori della sezione catturandi della divisione anticrimine della Questura, la badante infedele oltre alle minacce avrebbe anche derubato le pensionate compilando assegni a loro nome. Poi è scomparsa. Quando il Tribunale di Bologna ha emesso la sentenza di condanna, per la 64enne polacca è scattato il mandato di cattura europeo e gli investigatori, in contatto con Varsavia, si sono messi sulle sue tracce e l’hanno trovata a Klodzko. Ora scatteranno le pratiche per la consegna.
La donna, condannata nel 2016 a quattro anni, aveva fatto perdere le sue tracce