Mercato, c’è la fila per Gabbiadini
Più che scegliere il Bologna dovrà essere scelto, perché solo in quel caso potrà sperare di dare di nuovo la maglia rossoblù a Manolo Gabbiadini. Ammesso sempre che l’attaccante lasci la Premier League, ora che il Southampton ha cambiato allenatore, con Mark Hughes che ha preso il posto di Mauricio Pellegrino. E il motivo è soprattutto uno, al di là di quello che resta un investimento economico molto importante: Gabbiadini piace ad altre tre società italiane, precisamente la Lazio (nel caso in cui dovesse agguantare un posto in Champions League), il Torino e la Sampdoria. Soprattutto il Torino, che a giugno potrebbe lasciar partire Andrea Belotti. Abbiamo parlato dell’investimento perché non dobbiamo dimenticare che Gabbiadini costa un occhio della testa e ha un ingaggio a oggi inarrivabile per il club rossoblù, diciamo sui 2,5 milioni di euro. Ricordiamo che il Southampton lo pagò 19,2 milioni ed è facile immaginare che eventualmente non lo mollerà a una cifra tanto inferiore, già a 16/17 milioni di euro sarebbe un bel colpo per chi lo acquista. Ora, alla luce dei soldi che arriveranno dalle cessioni a luglio di Simone Verdi, Godfred Donsah e Mattia Destro nelle casse del Bologna potrebbero entrare (nella migliore delle ipotesi) una cinquantina di milioni, di conseguenza i numeri per acquistare Gabbiadini ci sarebbero tutti, ma a quel punto ci saranno da fare almeno due sottolineature. Queste: Joey Saputo dovrà entrare nell’ordine di idee sia di garantire all’attaccante un ingaggio alto, superiore anche a quello che sta percependo Mattia Destro, perché è evidente che Gabbiadini non accetterebbe di spalmarlo più di tanto, che di investire su un giocatore sul quale difficilmente potrà fare negli anni successivi una plusvalenza.