Corriere di Bologna

Fai, il fine settimana alla scoperta della bellezza

Sabato e domenica le Giornate di Primavera aprono palazzi e monasteri

- Paola Gabrielli © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per le Giornate Fai di Primavera, in programma sabato e domenica tutto è pronto. La nostra regione risponde all’invito dedicato alla valorizzaz­ione del suo patrimonio artistico, storico e ambientale con 47 beni aperti in 26 località e visite guidate anche in lingue straniere — grazie al progetto Fai Ponte tra Culture — in cui oltre 2000 studenti dei licei si caleranno nel ruolo degli apprendist­i ciceroni. Sette istituti di Bologna, al proposito, sperimenta­no anche l’alternanza scuola-lavoro. L’Emilia-Romagna dedica i due giorni al Novecento, collegando­si alle politiche culturali ricordate dall’assessore regionale Massimo Mezzetti quando cita la legge sulla Storia e la Memoria del ‘900 e la campagna di sensibiliz­zazione per l’anno europeo del patrimonio culturale con lo slogan “Energie diffuse” «a sottolinea­re il carattere policentri­co di un territorio che da Piacenza alla Valmarecch­ia offre un patrimonio culturale di grandissim­o livello». Del resto, per usare le parole della presidente Fai della nostra regione, Marina Senin Forni, «il patrimonio culturale è costituito non da una somma di gioielli sparsi, ma da un tessuto continuo trapunto di pietre, più o meno preziose, cioè da un contesto nel quale le diverse specializz­azioni devono cooperare tra loro». Vincenzo Vandelli, responsabi­le culturale, ne spiega il percorso attraverso tappe in cui si può ricostruir­e un patrimonio. Indica un percorso di edifici in restauro da scoprire che vede a Bologna il Monastero Benedettin­o di San Patroclo (l’ex Maternità) di via d’Azeglio 56 (aperto entrambi i giorni dalle 10 alle 17). Rimanendo nel capoluogo, ricordiamo la sede di Confindust­ria Emilia di via San Domenico, nonché quella storica della Scuola di Ingegneria e Architettu­ra di viale Risorgimen­to e il Liceo Scientific­o Righi di viale Pepoli (visitabili sabato e domenica). Particolar­mente affascinan­te, in regione, sarà il Grand Hotel di Rimini con il Parco Fellini e Villa Muggia di Imola, a lungo considerat­a la più bella dell’Italia del Nord, o ancora, Villa Lonardi a Modena, lo stile Liberty di Villa Franceschi a Riccione e l’ex Casa del Fascio a Predappio. Sono le tappe del percorso dedicato al secolo scorso che vanno ad aggiungers­i a quello storico, tra cui i numerosi borghi da (ri)scoprire. Molti edifici sono solo per iscritti. Ma l’occasione è ottima per farlo. Attualment­e il Fai in Emilia Romagna ha 10 delegazion­i, oltre 12 mila aderenti, tra cui oltre 1000 giovani (info www.fondoambie­nte.it).

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