Fai, il fine settimana alla scoperta della bellezza
Sabato e domenica le Giornate di Primavera aprono palazzi e monasteri
Per le Giornate Fai di Primavera, in programma sabato e domenica tutto è pronto. La nostra regione risponde all’invito dedicato alla valorizzazione del suo patrimonio artistico, storico e ambientale con 47 beni aperti in 26 località e visite guidate anche in lingue straniere — grazie al progetto Fai Ponte tra Culture — in cui oltre 2000 studenti dei licei si caleranno nel ruolo degli apprendisti ciceroni. Sette istituti di Bologna, al proposito, sperimentano anche l’alternanza scuola-lavoro. L’Emilia-Romagna dedica i due giorni al Novecento, collegandosi alle politiche culturali ricordate dall’assessore regionale Massimo Mezzetti quando cita la legge sulla Storia e la Memoria del ‘900 e la campagna di sensibilizzazione per l’anno europeo del patrimonio culturale con lo slogan “Energie diffuse” «a sottolineare il carattere policentrico di un territorio che da Piacenza alla Valmarecchia offre un patrimonio culturale di grandissimo livello». Del resto, per usare le parole della presidente Fai della nostra regione, Marina Senin Forni, «il patrimonio culturale è costituito non da una somma di gioielli sparsi, ma da un tessuto continuo trapunto di pietre, più o meno preziose, cioè da un contesto nel quale le diverse specializzazioni devono cooperare tra loro». Vincenzo Vandelli, responsabile culturale, ne spiega il percorso attraverso tappe in cui si può ricostruire un patrimonio. Indica un percorso di edifici in restauro da scoprire che vede a Bologna il Monastero Benedettino di San Patroclo (l’ex Maternità) di via d’Azeglio 56 (aperto entrambi i giorni dalle 10 alle 17). Rimanendo nel capoluogo, ricordiamo la sede di Confindustria Emilia di via San Domenico, nonché quella storica della Scuola di Ingegneria e Architettura di viale Risorgimento e il Liceo Scientifico Righi di viale Pepoli (visitabili sabato e domenica). Particolarmente affascinante, in regione, sarà il Grand Hotel di Rimini con il Parco Fellini e Villa Muggia di Imola, a lungo considerata la più bella dell’Italia del Nord, o ancora, Villa Lonardi a Modena, lo stile Liberty di Villa Franceschi a Riccione e l’ex Casa del Fascio a Predappio. Sono le tappe del percorso dedicato al secolo scorso che vanno ad aggiungersi a quello storico, tra cui i numerosi borghi da (ri)scoprire. Molti edifici sono solo per iscritti. Ma l’occasione è ottima per farlo. Attualmente il Fai in Emilia Romagna ha 10 delegazioni, oltre 12 mila aderenti, tra cui oltre 1000 giovani (info www.fondoambiente.it).