Multe annullate alle auto blu, l’affondo M5S contro Bonaccini
Il Movimento 5 Stelle va all’attacco del presidente della Regione Stefano Bonaccini e della sua giunta. E lo fa colpendo su un tema sensibile al governatore: l’utilizzo delle auto blu. O meglio, sollevando il caso delle sedici multe (su ventuno) per eccesso di velocità prese in tre anni da Bonaccini e da alcuni suoi assessori e annullate (o in altre situazioni archiviate) dal prefetto dopo il ricorso di Viale Aldo Moro, perché le infrazioni sarebbero state compiute per impegni istituzionali. Sanzioni fino a 170 euro per una velocità che alle volte toccava pure i 186 km/h, raggiunti in un caso dall’auto che portava a bordo l’assessore al Bilancio Emma Petitti.
La questione è stata sollevata dalla capogruppo dei 5 Stelle Silvia Piccinini. «Una vicenda — dice — che dimostra come Bonaccini e la sua giunta non abbiano affatto rinunciato ai privilegi di una certa politica». Al presidente della Regione e ai suoi assessori, aggiunge la capogruppo, «è bastato scrivere al prefetto di zona chiedendo un colpo di spugna sulle multe registrate da velox, tutor e telecamere di accesso a zone a traffico limitato e annotando la semplice giustificazione “impegni istituzionali”». Mentre «nessun cittadino si vedrà mai annullare una multa per eccesso di velocità perché in ritardo con un altro impegno».
La replica della Regione è affidata al sottosegretario alla presidenza, Andrea Rossi, che sostiene non ci sia stato «nessun privilegio, visto che sono stati presentati ricorsi alle Prefetture così come può fare chiunque riceva una contravvenzione». In più, rivendica Rossi, «la Regione non ha messo un euro, perché quelle che non sono state archiviate sono state pagate direttamente dagli amministratori». E anche per quanto riguarda la velocità rilevata il problema non esiste, sostiene il sottosegretario, perché in alcuni casi è stata legata «anche a ragioni di sicurezza, nelle quali può essere stato necessario oltrepassare i limiti di velocità». Ma Piccinini vuole andare a fondo della vicenda e, oltre a presentare un’interrogazione, solleciterà un ulteriore accesso agli atti per capire quale sia stato il «metro di giudizio utilizzato per annullare queste multe».
Velocità e sicurezza Secondo la Regione superare i limiti era legato anche a ragioni di sicurezza