Zecchino d’Oro, la storia illustrata all’Ambasciatori
Era il lontano 1959 e all’epoca la Rai aveva solo il primo canale. Il 24 settembre di quell’anno il Mago Zurlì, un buffo personaggio in calzamaglia e tanti brillantini nei capelli interpretato da Cino Tortorella, iniziò a portare sugli schermi di milioni di italiani «Lo Zecchino d’Oro», inizialmente da Milano e un paio d’anni dopo da Bologna. Un programma che, a differenza delle tante formule che hanno iniziato a imperversare da «Piccoli fans» in poi, vedeva canzoni scritte da bambini, cantate da bambini e giudicate da bambini con palette numerate dal 6 al 10. Un format destinato a fare storia grazie anche all’apporto di nuovi protagonisti come la maestra di canto Mariele Ventre e il Piccolo Coro dell’Antoniano da lei fondato nel 1963. La storia de «Lo Zecchino d’oro» è stata affidata a un libro illustrato, edito da White Star, che verrà presentato a Bologna oggi alle 18 alla libreria Ambasciatori di via Orefici dall’attuale direttrice del Piccolo Coro, Sabrina Simoni. Nelle 112 pagine viene ripercorso il lungo cammino della trasmissione a partire dalle origini, ma c’è anche un dvd allegato contenente tredici canzoni animate e alcuni video del programma. Oltre alle canzoni che hanno fatto la storia dello Zecchino diventando parte integrante dell’infanzia di intere generazioni, a dar vita ai protagonisti dei brani più celebri contribuiscono anche le illustrazioni presenti nel volume e realizzate da Anna Lang. Chiamate a riportare alla memoria canzoni divenute immortali, compreso, nel 1968, Il valzer del moscerino, cantato da una piccolissima Cristina D’Avena, che sarebbe poi diventata l’interprete italiana numero uno delle canzoni per bambini. Come quelle che al termine dell’incontro saranno riproposte in alcuni assaggi eseguiti dal Piccolo Coro dell’Antoniano.