Domani c’è la Roma e tocca ai titolari
Tra centrocampo e attacco per la prima volta potrebbe toccare alla formazione-base
Il Bologna domani torna a giocare all’ora di pranzo: al Dall’Ara il fischio di inizio per la grande sfida contro la Roma è previsto per domani alle 12.30 e a Casteldebole fanno gli scongiuri, perché l’unico precedente stagionale a quell’ora racconta della peggior gara dell’anno, quella dell’Epifania a Torino persa 3-0. Quel giorno, praticamente, il Bologna non scese in campo subendo sotto ogni punto di vista dai granata dell’allora neotecnico Mazzarri e anche per evitare figure simili i rossoblù ieri si sono allenati all’ora della partita e oggi faranno altrettanto per abituarsi ai bioritmi di un orario ormai consueto ma comunque ancora difficile da assimilare. La Roma, ad esempio, ha perso due delle ultime cinque partite giocate alle ore 12.30 dopo una striscia di 13 lunch-match senza sconfitte.
Dando un’occhiata ai numeri degli ultimi tre campionati, per allargare e rendere un po’ più corposo il campione statistico, il Bologna all’ora del tortellino in brodo non ha solo disastri, anzi: c’è anche la partita probabilmente più bella dell’era rossoblù di Roberto Donadoni, il 3-2 alla capolista Napoli del 6 dicembre 2015 con la doppietta di Destro e i due gol a tempo ormai scaduto di Higuain a rendere numericamente meno netto un trionfo assoluto.
In generale, nella scorsa stagione il Bologna alle 12.30 raccolse due successi (Bologna-Cagliari 2-1 e SassuoloBologna 0-1, nel giorno dello sciopero del tifo rossoblù) ma anche una figuraccia che andò ad inasprire il momento peggiore della stagione, lo 0-1 interno contro l’Inter con l’unica rete italiana di Gabigol, mentre nel primo anno di A oltre al trionfo sul Napoli ci furono un pareggio — Palermo-Bologna 0-0 — e due sconfitte, il 2-0 subito dall’Atalanta e lo 0-1 casalingo contro il Palermo arrivato con Delio Rossi in panchina.
In vista della partita di domani, il Bologna dovrebbe tornare al 4-3-3 e il grande dubbio della vigilia è in attacco, dove Mattia Destro scalpita per riguadagnarsi una maglia da titolare ed è in ballottaggio con Federico Di Francesco: la discriminante è la posizione di Palacio che giocherebbe esterno sinistro se la scelta cadesse sul numero 10 rossoblù, mentre sarebbe il centravanti in un tridente con Verdi e il figlio del tecnico giallorosso esterni offensivi.
Curiosità: dovesse tornare dal primo minuto Destro, il Bologna dovrebbe schierare per la prima volta da gennaio l’ipotetico centrocampo titolare formato da Poli, Pulgar e Dzemaili insieme all’attacco con la massima potenza di fuoco formato da Verdi, Destro e Palacio. In porta ci sarà quasi certamente Santurro, mentre con il ritorno della difesa a quattro Donadoni dovrà scegliere i centrali (Helander e Gonzalez sono rientrati mercoledì dalle nazionali, mentre De Maio e Romagnoli hanno sempre lavorato a Casteldebole) e a destra è vivo il ballottaggio tra Mbaye e Torosidis, visto l’infortunio che ha messo ko Krafth.
In casa Roma, intanto, oggi verrà presa una decisione sulla disponibilità di Pellegrini dopo la contusione al polpaccio rimediata con la nazionale italiana a Wembley e al suo posto potrebbe giocare Strootman, che ieri sui social giallorossi ha «avvisato» il Bologna: «Per arrivare bene mentalmente alla grande sfida contro il Barcellona dobbiamo vincere al Dall’Ara. E vogliamo farlo, perché la Champions League non conta niente per il campionato e viceversa». Anche per Di Francesco senior il ballottaggio è in avanti: Dzeko ha giocato da titolare due partite con la nazionale bosniaca e potrebbe lasciare, almeno in avvio, spazio a Schick.
Precedente doloroso
Nell’unica partita giocata alle 12.30 quest’anno è arrivato un duro ko a Torino