Obiettivo Pd Il lungo viaggio dell’«altro» Matteo
Riunisce i suoi a Roma: presenze anche dall’Emilia
L’altro Matteo alla sfida della vita. L’ex presidente dell’assemblea regionale, oggi senatore Pd, Matteo Richetti, questa mattina riunisce a Roma i suoi sostenitori per iniziare il lungo viaggio che potrebbe portarlo alla candidatura alla segreteria del Pd.
Renziano della prima ora, ma anche renziano critico e fuori dal cosiddetto Giglio magico, prova a giocare in proprio la partita per la leadership del Pd. Che però non si giocherà prima del prossimo autunno con le primarie del partito.
Comincia la lunga marcia di Matteo Richetti, ex presidente dell’assemblea regionale, oggi senatore del Partito democratico, uno dei renziani della prima ora. Oggi a Roma riunisce i suoi supporter all’Acquario Romano all’iniziativa chiamata Harambee, che in Kenia significa Insieme, una specie di nuova Leopolda, una riunione dei renziani senza Renzi.Le sue truppe che ha coltivato in questi anni in Parlamento giocati spesso da battitore libero arriveranno un po’ da tutta Italia.
Il bersaglio finale è di quelli grossi, la candidatura alle primarie del Pd per l’elezione del nuovo segretario che si terranno probabilmente in autunno. Detto ancora più esplicitamente, Richetti comincia la scalata per provare ad essere il nuovo Renzi. Se avrà le spalle per raggiungere l’obiettivo o se dovrà fermarsi in una qualche tappa intermedia del viaggio lo dirà il tempo ma di sicuro non ha niente da perdere. «Ci divertiremo sicuramente, può venire chiunque, è tutto aperto» dice Richetti per annunciare l’iniziativa di oggi. Al suo fianco c’è l’ex consigliere regionale Beppe Pagani che non sarà il solo dem emiliano ad essere presente a Roma. Ci sarà anche la consigliera regionale Manuela Rontini con una decina di simpatizzanti dalla provincia di Ravenna, ci sarà Benedetto Zacchiroli, saranno presenti molti uomini e donne vicini a Giuseppe Paruolo. Naturalmente per capire il finale di partita dell’avventura di Richetti bisognerà prima di tutto capire quali saranno le mosse future di Matteo Renzi perché sarà difficile rilanciare la stagione del renzismo contro l’ex Rottamatore. Se invece avesse il suo placet le cose potrebbero farsi interessanti. Anche perché il profilo di Richetti ha un vantaggio rispetto ad altri della prima ora: non è mai stato uno del cosiddetto Giglio Magico e la sua vicinanza al Rottamatore è sempre stata critica, per usare un eufemismo.
Il rapporto tra Richetti e Renzi meriterebbe un libro perché tra i due è scoccata subito la scintilla ai tempi delle prime Leopolde, poi c’è stata una lunga rottura e infine i due si sono ritrovati insieme per la battaglia, persa, del referendum costituzionale.
Nei giorni scorsi in un’intervista al Corriere Matteo Richetti ha detto che il Pd rischia l’estinzione e che per il rilancio serve fare le primarie, come è nella tradizione del partito. Per ora lui ha specificato che l’iniziativa che mette in campo oggi a Roma non è il preludio ad una sua candidatura ma è quello che direbbeOggi ro tutti nella stessa situazione. Dalla sua ha la carta d’identità: 44 anni, solo uno in più di Matteo Renzi ma come l’ex sindaco di Firenze non sembra avere molta voglia di stare ad aspettare a lungo. Anche se il suo viaggio parte all’insegna dell’Harambee.