Corriere di Bologna

Va ko una brutta Virtus Corsa playoff più dura

Al PalaDozza vince Cantù 88-83, la squadra di Sodini comanda il gioco per tutta la gara Male la difesa. Gentile (24 punti) e Baldi Rossi (20) i migliori. Poi Ale perde la palla decisiva

- di Luca Aquino

Alessandro Gentile perde palla sull’ultimo assalto e la Virtus si arrende in casa contro Cantù. Una sconfitta pesantissi­ma nella corsa ai playoff, non solo perché la Segafredo si fa raggiunger­e al quinto posto ma perché adesso c’è anche lo 0-2 negli scontri diretti. Il matador dei bianconeri è Randy Culpepper, che gioca un uno contro uno da campione a 12” dalla sirena e infila il canestro dell’81-83 dopo che Pietro Aradori aveva coronato una rimonta dal -8 del 35’. La Segafredo, però, ha sempre inseguito pagando il pessimo 5/24 da tre e le cattive letture contro la zona, oltre alla confusione di una difesa fragile e a lungo senza energia. A tenere in partita i bianconeri sono stati i rimbalzi d’attacco, ma Cantù ha sempre dettato il ritmo guidata da Christian Burns, inseguito invano lo scorso inverno come rinforzo sotto canestro. Non è bastato il cuore alla Virtus, che è rientrata a testa bassa nel finale, dopo non essersi mai tirata indietro. È stato un costante inseguimen­to, tamponato nel primo tempo dalla grande prova di Alessandro Gentile e Filippo Baldi Rossi e nella ripresa dal risveglio di Pietro Aradori. Chiarament­e adesso la strada ai playoff si complica e servirà un colpo in trasferta fra Torino, Pistoia e Reggio Emilia per conservare un posto nelle prime otto.

Il primo tempo vive sul filo dell’equilibrio, senza un padrone. Cantù sembra avere più energia, si butta sulle linee di passaggio con Culpepper (3 recuperi) e ruba palloni per canestri facili. La Virtus è prevedibil­e in attacco, non apre la scatola da fuori (1/13 da tre nel primo tempo) e diventa monotona quando manda Ale Gentile o Aradori spalle a canestro senza generare vantaggi né buone letture contro la zona aggressiva di Cantù. La netta superiorit­à a rimbalzo d’attacco sopperisce agli errori al tiro e la coppia Ale Gentile-Baldi Rossi tiene a galla da sola la squadra. A metà, i due azzurri hanno segnato 32 dei 44 punti (13/18 al tiro in coppia, 4/23 il resto della squadra) della Segafredo per ricucire i vari tentativi di strappo di Cantù (22-29, 3241), con un Burns rebus insoluto per i quattro bianconeri, fino al sorpasso dell’intervallo (44-43) in un primo tempo di inusuale precisione ai liberi (9/9). Contro la zona, la Virtus continua a fare una fatica pazzesca. Aradori si iscrive alla partita con il primo canestro dal campo al 23’, ha una fiammata da sette punti, ma il ritmo è quello imposto da Cantù che può distenders­i in campo aperto con il solito Burns per il nuovo allungo (57-64). I fratelli Gentile guidano la rimonta a testa bassa negli ultimi cinque minuti, iniziati sul 71-79. Aradori mette il canestro dell’agognato pareggio 81-81 e bissa poi dalla lunetta a -33” (83-83). Culpepper segna da campione, Gentile pasticcia e a festeggiar­e sono i canturini. «Vedo scoramento, ma il campionato non finisce oggi», dice Ramagli alla fine.

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 ??  ?? Battaglia Alessandro Gentile va a canestro: è stato uno dei migliori in campo fino alla palla persa decisiva a 10” dalla fine
Battaglia Alessandro Gentile va a canestro: è stato uno dei migliori in campo fino alla palla persa decisiva a 10” dalla fine

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