Corriere di Bologna

Una comunità intorno all’ex fabbrica Chinatown tra tradizione e italianità

Tra Bolognina e Corticella, in mezzo l’ex Casaralta, i cinesi sono più di 3.500. Quasi mille gli studenti Unibo

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Dalla via della Seta alla Casaralta. Il cuore della comunità cinese a Bologna è lì intorno ai 30.000 metri quadri della fabbrica dismessa da ormai più di 15 anni in via Ferrarese. Due supermarke­t con prodotti tipici cinesi, un mega store di abbigliame­nto, un ristorante e poi tanti negozi. Dai parrucchie­ri ai centri estetici e di massaggi, senza tralasciar­e i bar. Attività che negli anni sono stati aperti in più zone delle città, anche in via Mazzini diversi bar sono stati acquistati da imprendito­ri cinesi. E nelle scuole della zona c’è la più alta percentual­e di bimbi di origine cinese. In alcuni casi figli di genitori che sono cresciuti sotto le Due Torri. Più di un migliaio di cinesi vivono in Bolognina, ben un terzo di tutti quelli che invece abitano nel resto della città. Sotto le Due Torri il boom degli arrivi dalla Repubblica popolare cinese è stato registrato soprattutt­o negli ultimi sette anni: mille cittadini cinesi in più. Nel 2011, infatti, erano 2.654, nel 2017 sono saliti a 3.670. E la percentual­e dei residenti in tutta la città metropolit­ana ( sono 5.943) è in linea con quella nazionale: il 5% dei cittadini stranieri . Emigrati dalla Repubblica popolare cinese o da Taiwan i cinesi a Bologna negli anni hanno sempre diminuito le differenza tra loro, anche se i flussi migratori sono collocabil­i in due momenti diversi: a fine anni Ottanta i primi, ben prima tra gli anni Trenta e Cinquanta quelli provenient­i da Taiwan. Sono gli studenti cinesi quelli in vetta alla lista degli iscritti all’Alma Mater, sono ben 845 che corrispond­e al 14,10% degli iscritti stranieri, scelgono soprattutt­o i corsi di Informatic­a, Ingegneria e Medicina. . Pur essendo una comunità molto popolosa in città in realtà i portavoce sono andati scomparend­o negli anni, mentre sono nate molte associazio­ni: «Non c’è un referente unico — spiega Min Zhang, presidente dell’associazio­ne culturale cinese con sede in Bolognina — . Siamo in tanti e siamo sempre più integrati quindi anche l’idea di comunità negli anni è cambiata. Con la nostra associazio­ne, infatti, cerchiamo di trasmetter­e le nostre tradizioni, la nostra lingua ai bimbi che pur essendo figli di genitori cinesi in realtà crescono con le tradizioni e gli usi della loro città: Bologna. Per questo noi insegniamo la nostra lingua e raccontiam­o la storia del loro Paese d’origine ai più piccoli». Min è arrivata a Bologna ventidue anni fa ha sposato un bolognese e i suoi due figli sono bilingue fin da piccoli. «La comunità cinese — racconta Daniele Ara, presidente del Quartiere Navile — è una tra le più importanti comunità straniere in città, nel campo dell’imprendito­ria e del commercio. Anche se va detto che negli ultimi anni i più anziani fanno ritorno nel loro Paese d’origine. E capita, come è successo nell’ultimo anno che vengano vendute attività da cinesi a italiani, come per una gelateria in via Matteotti, e anche per il bar del Dlf».

Lu Ke porta un nome importante, quello della vittoria e della storia della sua terra. E infatti quando più di vent’anni fa è partito dalla Cina con un visto per studio verso l’Italia aveva ben in mente quale sarebbe stata la sua missione: far conoscere la cucina millenaria e raffinatis­sima della via della Seta sulla tavola di un ristorante cinese con la sfoglia dei loro tipici ravioli tirata a mano come fanno le sfogline bolognesi per i tortellini. Come sua nonna avrebbe voluto: «Lei mi ha trasmesso la passione per la cucina».

Qualche anno fa proprio la nonna e i genitori di Lu Ke sono venuti a trovarlo dalla Zhejiang, una provincia orientale della Cina, vicino a Shanghai fino alla Casaralta

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 I primi cinesi sono arrivati a Bologna negli anni Trenta, e provenivan­o da Taiwan
 Oggi sono 3.670 a Bologna e 5.943 nella provincia
 Gli studenti cinesi iscritti a Unibo sono 845,. La maggior parte iscritta a Informatic­a, Medidica e...
Comunità  I primi cinesi sono arrivati a Bologna negli anni Trenta, e provenivan­o da Taiwan  Oggi sono 3.670 a Bologna e 5.943 nella provincia  Gli studenti cinesi iscritti a Unibo sono 845,. La maggior parte iscritta a Informatic­a, Medidica e...

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