IMMIGRAZIONE, STECCATI INUTILI IMPARIAMO DAI PIÙ GIOVANI
Invece di fare tante chiacchiere sugli immigrati e sui danni che ci fanno, penso sarebbe meglio se ci mettessimo a ragionare sui vantaggi che possono darci, visto come siamo messi, un esercito di gente vecchia che i giovani faranno fatica non a mantenere ma anche solo ad aiutare. Sono stata colpita da una pubblicità tv dove si dice che un bambino quando nasce non sa che i serpenti sono velenosi e i pesci muti; nasciamo senza avere tutti quei difetti che ci arrivano addosso quando cresciamo. Sarebbe ora di ascoltare di più i ragazzi e di meno noialtri.
BOLOGNA
Gentile signora Storti, c’è del vero nell’ultima affermazione. Ma senza esagerare. Sono i vecchi la miniera della saggezza e gli adulti quelli a cui tocca il difficile, delicato compito di educare. Il neonato non sa che esistono anche serpenti pericolosi, ma deve impararlo. Non a sue spese, intendo non a causa di un morso. La trasmissione del sapere e dell’esperienza fa guadagnare molto tempo sulla strada dell’apprendimento continuo. In più, ci evita di beccare punture di vario tipo. Spesso più dolorose di quelle della vipera, tanto più se la vipera è in pelle e ossa. Aggiungo che il futuro non va affidato solo alla cinghia di trasmissione dal passato al presente. Senza innovazione e senza la capacità di essere visionari, il progresso avanza a passo di lumaca. Oggi stiamo perdendo troppo tempo attorno alla faccenda dell’immigrazione, mentre ne dedichiamo poco allo studio e all’applicazione di soluzioni di un problema epocale che non si risolve con gli steccati o i muri, anche se vanno di moda. Ho letto perciò con grande piacere l’articolo di Daniela Corneo che ha messo in luce quanto sta avvenendo in alcune scuole bolognesi, elementari e medie, e l’editoriale di Isabella Bossi Fedrigotti. Non più l’ora di religione cattolica con alunni che si dividono, alcuni restano, altri lasciano l’aula. Sostituita da una lezione di cultura delle religioni, alla quale partecipano studenti di varie fedi o senza fede (familiare). Tu chiamala, se vuoi, integrazione. Oppure esercitazione di convivenza e di contrasto a divisioni che hanno generato danni globali. Mi piace questo aprire a tutti in un quartiere multietnico. Significa impulso al dialogo, evitando che la torta dell’umanità si divida in fette e poi si sbricioli. È bello se ai bambini e ai ragazzi viene risparmiato qualunque indottrinamento suprematista, che non insegna l’utile (alcuni serpenti sono velenosi) ma il dannoso (chiunque diverso da te è velenoso). Il vero passo risolutivo l’avremo quando tutti i giovani del mondo si daranno la mano. E quando gli adulti non spezzeranno la catena.
settanta ispettori; ipotesi analoga abbiamo proposto alla regione Puglia (per il lavoro agricolo e il comparto fuochi artificiali): nessuna risposta. La questione sarebbe semplice: potere effettivo di autodifesa dei lavoratori associato a una concreta attività ispettiva pubblica. I 1.115 morti del 2017 (fonte Anmil), dato peraltro sottostimato, calerebbero drasticamente.
Occorre però un ceto politico diverso. Senza, dobbiamo comunque fare il possibile.
Scrivo con la competenza del medico del lavoro.
Desidero fare qualche semplice osservazione riguardo la correttezza nel posizionare un autovelox lungo via Stalingrado (scelta che potrei anche condividere) e tararlo a 50 km/h. Premetto di essere stato multato in gennaio (135 euro), ma che solo in questi giorni mi è giunta comunicazione della sanzione che ho immediatamente e giustamente pagato. Una contravvenzione alla quale si unisce la decurtazione di 3 punti dalla patente. Preciso che stavo transitando in quel tratto alla velocità di 60 km/h, quindi la multa si può giudicare corretta. Spero, ma ne sono certo, che il mio pagamento verrà utilizzato per (ad esempio) ricoprire qualche buca presente sul suolo pubblico o in alternativa che quei 135 euro siano usati per qualche progetto del comune. Non ho mai dubitato dell’impiego che viene fatto delle sanzioni provenienti da quell’autovelox o in alternativa dalle medesime provenienti dall’autovelox posizionato su viale Panzacchi. Intanto, per evitare di diventare il miglior sponsor della copertura buche della città, ho deciso che per il futuro cambierò strada. Sai mai che alle buche o affini ci pensi qualche altro cittadino.
La giusta distanza
L’ora laica che vorrei
Alcune scuole hanno cambiato l’ora di religione in l’0ra di religioni. Piacerebbe anche a me che mia figlia, da una famiglia di atei, capisse il mondo con questo approccio che mi auguro sia laico.