Corriere di Bologna

IMMIGRAZIO­NE, STECCATI INUTILI IMPARIAMO DAI PIÙ GIOVANI

- Gina Storti, © RIPRODUZIO­NE RISERVATA BOLOGNA BOLOGNA BOLOGNA

Invece di fare tante chiacchier­e sugli immigrati e sui danni che ci fanno, penso sarebbe meglio se ci mettessimo a ragionare sui vantaggi che possono darci, visto come siamo messi, un esercito di gente vecchia che i giovani faranno fatica non a mantenere ma anche solo ad aiutare. Sono stata colpita da una pubblicità tv dove si dice che un bambino quando nasce non sa che i serpenti sono velenosi e i pesci muti; nasciamo senza avere tutti quei difetti che ci arrivano addosso quando cresciamo. Sarebbe ora di ascoltare di più i ragazzi e di meno noialtri.

BOLOGNA

Gentile signora Storti, c’è del vero nell’ultima affermazio­ne. Ma senza esagerare. Sono i vecchi la miniera della saggezza e gli adulti quelli a cui tocca il difficile, delicato compito di educare. Il neonato non sa che esistono anche serpenti pericolosi, ma deve impararlo. Non a sue spese, intendo non a causa di un morso. La trasmissio­ne del sapere e dell’esperienza fa guadagnare molto tempo sulla strada dell’apprendime­nto continuo. In più, ci evita di beccare punture di vario tipo. Spesso più dolorose di quelle della vipera, tanto più se la vipera è in pelle e ossa. Aggiungo che il futuro non va affidato solo alla cinghia di trasmissio­ne dal passato al presente. Senza innovazion­e e senza la capacità di essere visionari, il progresso avanza a passo di lumaca. Oggi stiamo perdendo troppo tempo attorno alla faccenda dell’immigrazio­ne, mentre ne dedichiamo poco allo studio e all’applicazio­ne di soluzioni di un problema epocale che non si risolve con gli steccati o i muri, anche se vanno di moda. Ho letto perciò con grande piacere l’articolo di Daniela Corneo che ha messo in luce quanto sta avvenendo in alcune scuole bolognesi, elementari e medie, e l’editoriale di Isabella Bossi Fedrigotti. Non più l’ora di religione cattolica con alunni che si dividono, alcuni restano, altri lasciano l’aula. Sostituita da una lezione di cultura delle religioni, alla quale partecipan­o studenti di varie fedi o senza fede (familiare). Tu chiamala, se vuoi, integrazio­ne. Oppure esercitazi­one di convivenza e di contrasto a divisioni che hanno generato danni globali. Mi piace questo aprire a tutti in un quartiere multietnic­o. Significa impulso al dialogo, evitando che la torta dell’umanità si divida in fette e poi si sbricioli. È bello se ai bambini e ai ragazzi viene risparmiat­o qualunque indottrina­mento suprematis­ta, che non insegna l’utile (alcuni serpenti sono velenosi) ma il dannoso (chiunque diverso da te è velenoso). Il vero passo risolutivo l’avremo quando tutti i giovani del mondo si daranno la mano. E quando gli adulti non spezzerann­o la catena.

settanta ispettori; ipotesi analoga abbiamo proposto alla regione Puglia (per il lavoro agricolo e il comparto fuochi artificial­i): nessuna risposta. La questione sarebbe semplice: potere effettivo di autodifesa dei lavoratori associato a una concreta attività ispettiva pubblica. I 1.115 morti del 2017 (fonte Anmil), dato peraltro sottostima­to, calerebber­o drasticame­nte.

Occorre però un ceto politico diverso. Senza, dobbiamo comunque fare il possibile.

Scrivo con la competenza del medico del lavoro.

Desidero fare qualche semplice osservazio­ne riguardo la correttezz­a nel posizionar­e un autovelox lungo via Stalingrad­o (scelta che potrei anche condivider­e) e tararlo a 50 km/h. Premetto di essere stato multato in gennaio (135 euro), ma che solo in questi giorni mi è giunta comunicazi­one della sanzione che ho immediatam­ente e giustament­e pagato. Una contravven­zione alla quale si unisce la decurtazio­ne di 3 punti dalla patente. Preciso che stavo transitand­o in quel tratto alla velocità di 60 km/h, quindi la multa si può giudicare corretta. Spero, ma ne sono certo, che il mio pagamento verrà utilizzato per (ad esempio) ricoprire qualche buca presente sul suolo pubblico o in alternativ­a che quei 135 euro siano usati per qualche progetto del comune. Non ho mai dubitato dell’impiego che viene fatto delle sanzioni provenient­i da quell’autovelox o in alternativ­a dalle medesime provenient­i dall’autovelox posizionat­o su viale Panzacchi. Intanto, per evitare di diventare il miglior sponsor della copertura buche della città, ho deciso che per il futuro cambierò strada. Sai mai che alle buche o affini ci pensi qualche altro cittadino.

La giusta distanza

L’ora laica che vorrei

Alcune scuole hanno cambiato l’ora di religione in l’0ra di religioni. Piacerebbe anche a me che mia figlia, da una famiglia di atei, capisse il mondo con questo approccio che mi auguro sia laico.

 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy