A Roseto la Fortitudo per blindare il secondo posto
Pozzecco: «Siamo più forti, queste partite bisogna vincerle». Fuori Gandini, rientra Pini
A Roseto per mettere sotto chiave il secondo posto la Fortitudo, atto secondo della gestione Pozzecco, con meno pressione rispetto all’esordio ma pur sempre col compito di vincere, senza mezze misure. «Perché loro in casa non sono male e vincere o perdere dipende da mille fattori, ma noi siamo più forti e non mi sentirete mai negare la realtà» dice subito il Poz citando un’altra volta Boniciolli, quello che non rifiutava il pronostico a favore tanto per alleggerirsi le spalle. Trasferta da vincere, quella di oggi (ore 18, diretta Trc sui canali 185 prima e 15 dall’intervallo in poi) sul campo della penultima in classifica, col nuovo allenatore che deve ancora assestarsi in sella, trovando la giusta miscela tra leggerezza e professionalità, con anche i primi momenti di tensione, come la prima sfuriata polemica per una sua dichiarazione su Reggio Emilia mal riportata in settimana. «I primi tre giorni della settimana ho chiesto allenamenti ad altissima intensità, poi siamo andati un po’ a calare, mettendoci un filo di goliardia. La mia idea è che si possa fare le cose con qualità e concentrazione anche divertendosi, il mio compito è tenere tutti sulla corda, a seconda dei momenti. Poi dipende dalle persone, ma qui sono tutti intelligenti e capiscono da soli».A un mese dai playoff, l’identità della Consultinvest è ovviamente ancora tutta in divenire, per definirla possono venir buoni i tre turni finali che restano, che invece sul piano della classifica, a meno di sorprese (perché cambi qualcosa la Effe dovrebbe guadagnare due vittorie su Trieste o perderne due con Treviso o Montegranaro) sembrano poco significativi.A Roseto ogni volta che arriva la Fortitudo è festa e non soltanto perché le due curve sono amiche, figurarsi con la prima apparizione di Pozzecco come allenatore ospite. «Sono una squadra che può accendersi e far canestro con facilità, mi piacciono tanto Carlino e Contento»: la citazione è per due esterni magari discontinui ma di evidente talento offensivo, due che non possono non piacere al Poz. Problemi alla schiena per Gandini, sta fuori lui e rientra Pini.