«Comunismo futuro» Ecco la teoria di Bifo
Al Kinodromo il documentario girato da Gropplero
Dopo aver scritto decine di libri e riflessioni su trasformazioni e mutazioni del capitalismo, Franco Bifo Berardi è tornato a viaggiare nel XX secolo lungo due anniversari celebrati l’anno scorso, il centenario della rivoluzione russa e il quarantennale del ‘77.
Attingendo agli archivi russi e a quelli della Cineteca, agli archivi del Movimento operaio e dell’Istituto Luce, alle opere di Vertov, Ejzenstejn e Chaplin e a fonti del mediattivismo contemporaneo, nel documentario Comunismo futuro il regista Andrea Gropplero di Troppenburg ha montato quello che è stato definito un «chaos-movie» o una «bifografia», come recita ironicamente il sottotitolo. Dopo essere stato proiettato da Roma a New York, da Londra a Barcellona, domani sera il film ritorna, grazie a Kinodromo, in quella Bologna che lo ha nutrito di molte immagini, montate da Paolo «Sbrango» Marzoni che firma la sceneggiatura, e di capitoli di peso come i momenti più caldi del ‘77 bolognese, dall’irruzione a radio Alice al funerale di Francesco Lorusso. La serata si aprirà alle 19.30 al Loft Kinodromo di via San Rocco 16 con l’incontro «C’è vita dopo l’apocalisse?», alla presenza di Gropplero e di Bifo. Alle 21.15 ci si sposterà nel vicino Europa cinema di via Pietralata per la proiezione dei 72 minuti, realizzati senza alcun sostegno finanziario ma con il contributo volontario di tutti coloro che ci hanno lavorato. A raccontare un secolo frammentato anche nelle immagini, che utilizzano grafiche dell’avanguardia russa, animazioni cubiste e segni proto-punk degli anni 70, è proprio Bifo, presentato in vari passaggi della sua vita. Mentre formula profezie pericolose nel lontano ‘77 o propone vaneggianti interpretazioni ispirate all’Apocalisse di san Giovanni evangelista e al Frammento sulle macchine di Marx. Il comunismo non è più la parola tabù dell’era postideologica uscita dagli stravolgimenti del 1989 perché, emerge da un film che mostrando il passato intende guardare avanti, «resta l’unica via d’uscita possibile, la sola possibilità di ricomporre armonia nel caos dell’epoca trumpista».
L’idea
Lo studioso è ritratto in diversi momenti della sua vita mentre riflette sui sistemi sociali