Corriere di Bologna

Picchiata anche incinta, denuncia il marito

Le botte anche in gravidanza. Poi la donna lo ha denunciato alla Mobile

- Maria Centuori

Ha subito per anni violenze, vessazioni e umiliazion­i ma dopo l’ultimo scatto d’ira del marito ha trovato il coraggio di denunciarl­o alla polizia. È finito giovedì il calvario di una donna che agli agenti ha raccontato di essere stata picchiata perfino incinta e davanti ai propri figli. Un volta il marito le ruppe il setto nasale. Dopo le indagini che hanno monitorato spostament­i e contatti dell’uomo, Mobile e Procura hanno chiesto e ottenuto dal giudice l’arresto di un libero profession­ista italiano di 51 anni per maltrattam­enti in famiglia, violenza privata e lesioni personali. La donna è stata seguita dall’equipe fasce deboli della Questura.

È durato sei anni il calvario di una donna, che all’inizio di quest’anno ha trovato il coraggio di denunciare suo marito e il padre dei propri figli per i continui maltrattam­enti di cui era vittima. Così giovedì per l’uomo, un libero profession­ista che lavora a Bologna e vive in città da tempo, sono scattate le manette per maltrattam­enti in famiglia, violenza privata e lesioni personali.

La donna ha raccontato agli agenti anni di percosse e minacce tra le mura domestiche, anche davanti ai bambini. Maltrattam­enti che non si sono fermati neanche nei mesi di gravidanza della donna. Urla, botte e lividi, ogni volta giustifica­ti con qualche scusa, seppure traballant­e, anche quando la donna è finita in ospedale per una frattura del setto nasale con una prognosi di 25 giorni. Ma all’inizio di quest’anno la donna, davanti all’ennesimo episodio di violenza, ha deciso di chiamare la polizia anche se lui, come tutte le altre volte, stava tentando di impedirgli­elo: una sera il 51enne, nonostante da qualche settimana fosse stato allontanat­o dalla moglie, è tornato a casa e ha cercato in tutti i modi di farsi aprire la porta di quella che era la loro abitazione. Ma quando la donna si è opposta, ha perso il controllo, per l’ennesima volta e ha sfondato la porta. Lei in lacrime, con i bambini terrorizza­ti, è riuscita a sfuggirgli a fatica, e fortunatam­ente ha potuto chiamare la polizia. In poco tempo sono intervenut­i gli agenti che hanno tentato di tranquilli­zzare l’uomo e hanno convinto la donna a intraprend­ere un percorso per tutelarsi.

Gli specialist­i della sezione contro la violenza di genere della Squadra Mobile hanno affiancato la signora dalla denuncia fino a giovedì quando, dopo indagini lampo, per l’uomo è arrivato l’arresto. Per trovare riscontri al racconto della vittima, sono state fondamenta­li le diverse testimonia­nze raccolte, i referti medici, gli appostamen­ti e i tabulati del telefono del 51enne. È stata la Mobile, giovedì, ad eseguire l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Rossella Materia su richiesta del sostituto procurator­e Luca Venturi. L’uomo, che ha precedenti di polizia per reati contro il patrimonio, è stato portato alla Dozza. Sulla violenza di genere c’è molta attenzione in Procura e Questura. In via Garibaldi c’è un gruppo di pm specializz­ati nei reati contro le fasce deboli, in Questura e un’equipe specializz­ata di cinque agenti e uno psicologo.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy