Corriere di Bologna

Fortitudo, test per le novità volute da Pozzecco

«Non pensiamo ai playoff ma qualcosa di diverso nel gioco ci sarà». Alle 18 arriva Piacenza

- Enrico Schiavina

Ultima di stagione regolare in casa per la Fortitudo, c’è Piacenza per i due punti che bastano per essere seconda nel girone e andare domenica prossima a Mantova in gita (a meno che Trieste stasera non perda in casa il derby con Udine, riaprendo persino i giochi per il primo posto). È la terza uscita con il Poz in panchina e scalda un po’ meno delle precedenti, in parte perché il momento è di transizion­e e in parte perché l’avversaria è di scarso richiamo. «Ma non è che oggi si possa già pensare ai playoff né tantomeno a tabelle e griglie, e non solo perché di Piacenza io ho grande rispetto» ha presentato l’impegno Pozzecco, dopo una settimana che ha raccontato «di lavoro molto intenso in cui abbiamo inserito novità nel gioco, che ha portato a un po’ di affaticame­nto». Gli acciacchi però sono tutti superati: dichiarati abili i vari Rosselli, Okereafor, Fultz, oltre che Gandini che era stato fuori a Roseto, per Pozzecco si ripresenta il problema di scegliere chi mandare in tribuna. «È il mio più grande cruccio. Non ho ancora deciso nulla, vedrò all’ultimo le condizioni fisiche degli ultimi acciaccati. Ma nessuno è ai margini del gruppo». Nemmeno Demetri McCamey, che rientra nel discorso e potenzialm­ente potrebbe essere escluso come gli altri: Pozzecco nelle sue due partite gli ha concesso in tutto 12 minuti, e sull’argomento ha speso parole decise: «Intanto diciamo una cosa: lui è una guardia e non un play. In questa squadra non lo sarà mai. In questa situazione, è difficile sia per lui rendersi utile sia per me trovargli spazio. Ma nessuno l’ha scaricato».

È l’ultima partita della stagione compresa nella tessera in tasca ai 4.800 abbonati (ore 18, diretta Trc e streaming Lnp-Pass), di fronte una Piacenza che non è ancora matematica­mente salva ma quasi, contando sul +4 (ma confronto diretto a sfavore) sulla terz’ultima, Bergamo. Domenica scorsa l’Assigeco ha perso all’ultimo tiro con Trieste dopo essere stata anche a +17, ma nel complesso ha fatto una stagione inferiore alle attese, quasi mai vicina alla zona playoff. Ha americani di discreto livello nei ruoli 2 e 4, Guyton e Arledge, e un gruppo italiano stagionato ma potenzialm­ente pericoloso, specie con i tiratori Reati e Formenti.

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Penultima Ancora due giornate da giocare nella regular season per la Fortitudo di Gianmarco Pozzecco e Guido Rosselli

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