Corriere di Bologna

LE RAGIONI DI SIMONE

- di Daniele Labanti @DLabanti

Anche solo per aver mostrato una solida e motivata volontà di restare a gennaio, scompagina­ndo i piani del Bologna e del Napoli, Simone Verdi ha guadagnato un’autorevole­zza impareggia­bile nel gruppo. Quando parla lui, le cose cambiano. Ed è lui ad esprimere con fermezza concetti impopolari: noi siamo con Roberto Donadoni, noi gli vogliamo bene no matter what, direbbero gli americani. Non importa cosa accade e soprattutt­o cosa dice la gente.

È stato scritto tante volte dai cronisti che se qualcuno a Casteldebo­le ha problemi con il tecnico, quello non è certo il gruppo dei veterani. Non che i giovani ne abbiano, ma sono certo quelli che meno hanno beneficiat­o finora del rapporto con Donadoni. Certo, c’è il caso Destro. Ma ci sono anche i solidi legami con il blocco di Palacio, Poli, Mirante, Dzemaili, Maietta prima che lasciasse il club. E ovviamente Verdi. Sono l’ossatura della squadra, sono i giocatori di maggiore esperienza e soprattutt­o di militanza a livello più alto. Simone ne rivendica il valore, la classifica, la serenità con la quale il tecnico ha saputo guidare la squadra. Bella forza — può eccepire qualcuno — Verdi gioca sempre e con Donadoni è esploso, non può parlarne male. Ma pubblicame­nte, chi ne parla male? E le salvezze senza affanni sono il biglietto per la conferma da parte del club. Se Donadoni è tanto criticato, si torna al solito punto: è l’allenatore giusto nel posto sbagliato.

 ??  ??
 ??  ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy