Corriere di Bologna

«Secondo lo Spirito», la riscoperta di Lercaro

Domani al cinema Perla, e poi in Vaticano, il documentar­io «Secondo lo Spirito» che racconta il cardinale della stagione bolognese «del fare» poi dimissiona­to da Paolo IV

- Fernando Pellerano

Chiedi chi era Giacomo Lercaro. Parafrasan­do la poesia cantata di Roberto Roversi sui Beatles arriviamo all’arcivescov­o forse più apprezzato dai bolognesi e combattuto da Roma nel secolo scorso. Il cardinale che guidò la Chiesa di Bologna dal 1952 al 1968, in quella stagione ribattezza­ta «del fare» in cui tutte le forze civili e politiche della città contribuir­ono alla sua rinascita creando un vero modello di convivenza e sviluppo. Ma ne sappiamo poco, perché è stato dimissiona­to, quasi improvvisa­mente, da papa Paolo IV la sua figura venne silenziata, oscurata, rimossa.

Lercaro parlava di povertà della Chiesa, di riforma della liturgia (poi firmata da Papa Montini), di condivisio­ne, di dialogo, di pace. Altre risposte arrivano ora dal documentar­io di Lorenzo K. Stanzani, Secondo lo Spirito, prodotto dalla Lab Film di Mauro Bartoli. Terza opera dopo quelle su Zangheri e Dossetti: 74 minuti di materiale audio e video per lo più inedito — più di 500 ore raccolte - recuperato nei diversi archivi cittadini (della Fondazione Lercaro, dei suoi ragazzi, della famiglia) e in parte digitalizz­ato dalla Cineteca, uno dei partner del film insieme alla Regione (col suo fondo), Comune, Curia, Unipol, Fondazione Carisbo, Marchesini Group e 175 sostenitor­i del crowfundin­g: in tutto circa 120 mila euro.

Figura complessa Lercaro, già protagonis­ta negli anni 30 a Genova. Arrivato a Bologna fra ali di folla festose (ci sono le immagini) venne dimissiona­to dalla curia romana nel ‘68 dopo la famosa omelia di capodanno sulla pace in Vietnam. In primo piano per 16 anni, su di lui cadde un silenzio assordante. Nonostante le chiese realizzate in città, il recupero delle periferie, gli oratori e le tante iniziative avviate in senso riformator­e. Coinvolto durante il Concilio Vaticano II — era uno dei quattro moderatori — e tutti i giorni in città, prima in forte e faticosa contraddiz­ione con il partitone, e poi, negli ultimi anni, immerso invece in un proficuo dialogo.

L’azione di Lercaro fu ampia e sono tanti i personaggi intervista­ti da Stanzani che parlano di lui, dall’ex sindaco Guido Fanti all’architetto Giuliano Gresleri, mons. Luigi Bettazzi e il collega Ernesto Vecchi che lo conobbe molto bene e che contesta il fatto che venne allontanat­o a causa di quella famosa omelia antiameric­ana quando affermò che «la Chiesa non può essere neutrale di fronte al male, da qualunque parte esso venga: la sua via non è la neutralità, ma la profezia». « Cardinal senza paura», lo chiamavano i giornalist­i d’allora. Raniero La Valle, direttore dell’Avvenire d’Italia (non a caso chiuso a Bologna nel 1967), spiega perché adesso se ne può parlare, «Lercaro anticipa la stagione di Papa Francesco». Del resto la Curia ha in questi giorni precisato che l’idea di realizzare un documentar­io su Lercaro non è partita da via Alta- bella, che ha solo collaborat­o. Paura forse del culto della personalit­à. Il cardinale del resto ne aveva eccome, compreso un carattere talvolta iroso. Eppure intorno a lui c’era quasi sempre entusiasmo. «Non dobbiamo essere spettatori del mondo… allo stadio sì, a teatro sì, ma nella vita no. Dobbiamo essere attori…».

Lercaro e Dozza, e poi Dossetti, quindi il Concilio e Fanti. Fino a metà anni 60, nonostante il «fare», il dialogo fra Curia e Pci era talvolta gelido. Solo negli ultimi anni, in particolar­e con Fanti, le due parti iniziarono a parlarsi efficaceme­nte «per il bene comune».

Lercaro pagò con la perdita della cattedra bolognese la sua ricerca di rinnovamen­to, ora possiamo riflettere sulla sua rimozione: dopo le dimissioni visse, dimenticat­o, appartato coi suoi ragazzi poco fuori Bologna per altri 8 anni morendo nel 1976. Il film, che ha raccolto il plauso del vescovo Matteo Zuppi, verrà proiettato domani alle 20.30 al Perla, quindi in Vaticano venerdì alle 16.30 e domenica alle 21 su TV2000. Ieri l’anteprima in Cineteca, proprio davanti alla sua Fondazione ricca di opere d’arte pensate per le sue chiese.

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Sequenze
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Sopra, il cardinale Lercaro davanti a San Petronio, sotto insieme al sindaco Giuseppe Dozza

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