MARTINA A IMOLA «SONO FIDUCIOSO»
Anche il reggente Martina alla direzione regionale Pd a Imola: in ballo la guida della città. lo spettro del ballottaggio. Lui: «Sono fiducioso»
C’era bisogno di tutto il partito per questa campagna elettorale in salita, e davvero tutto il Pd ha deciso di sostenere il lancio della candidata a sindaco Carmen Cappello in vista del 10 giugno. A partire dal segretario reggente Maurizio Martina, ieri sera a Imola per la direzione regionale dem ospitata qui non a caso. «Imola non è a rischio, si sta facendo un bel lavoro. Il ballottaggio? L’importante è avere una proposta forte, fare squadra. Sono fiducioso», dice Martina prima che l’assemblea abbia inizio. Non è l’unico big dem a mettere piedi all’hotel Molino Rosso, la sede scelta di fronte all’uscita autostradale. C’è anche il presidente della Regione Stefano Bonaccini e il ministro della Giustizia Andrea Orlando (eletto qui in regione alle ultime elezioni), che prova a scongiurare l’ipotesi ballottaggio.
«Bisogna fare in modo di non andare al secondo turno — dice — e qui i passi fatti verso l’unità sono da salutare positivamente». A Imola, infatti, dopo le Politiche il Pd ha convinto Mdp ha mollare Liberi e Uguali e a sostenere Cappello, avvocato, consigliera nel cda di Acer, e fedelissima dell’ex sindaco, il senatore Daniele Manca. Ma proprio i risultati del 4 marzo con il Pd appena sotto il 30% e Leu sotto al 6% rendono il secondo turno un’ipotesi più che probabile. Anche se non tutti la pensano così.
«C’è la possibilità di vincere già il 10 giugno», scommette Cappello. «Le Politiche sono diverse dalle Amministrative. Gli imolesi sapranno scegliere bene e io sono carica». Ma al netto del doveroso ottimismo, la paura è tanta e molte delle speranze si appoggiano alla ritrovata coalizione. «Un centrosinistra allargato al civismo è la condizione, non sufficiente, ma necessaria per poter vincere», sostiene il segretario regionale Paolo Calvano. Più pragmatico quello cittadino Marco Raccagna: «Speriamo che quest’onda si fermi prima del voto. Noi a Imola vogliamo dare segni di innovazione e discontinuità, ma anche il partito nazionale faccia la sua parte» (B.P.)