People mover Lazzaretto, la fermata ci sarà Con la strada provvisoria
Il People mover fermerà al Lazzaretto, caricando e scaricando passeggeri fin dal primo giorno in cui sarà in funzione. A mettere il punto alla girandola di allarmi e dichiarazioni è la stessa presidente di Marconi Express Rita Finzi. «La stazione del Lazzaretto sarà perfettamente e completamente funzionante per il trasporto passeggeri sia verso l’aeroporto che verso la stazione, fin dal primo giorno di esercizio commerciale».
Tutto in verità nasce proprio dalle dichiarazioni di Finzi al sopralluogo organizzato da Marconi Express all’opera, completata al 90%. In quella sede la presidente aveva dichiarato che «cautelativamente nel piano economico abbiamo azzerato l’apporto dell’utenza che veniva dal Lazzaretto, speriamo però che si riesca ad urbanizzare quest’area oggi ancora molto indietro, ma in cui l‘Università realizzerà comunque uno studentato e alcune aule e confidiamo che l’amministrazione si adoperi con opere di urbanizzazione». Parole che avevano fatto pensare a un ripensamento di quella fermata. Il primo a reagire è stato il sindaco, «il Lazzaretto non è affatto abbandonato, ci sono provvedimenti urbanistici in attivo», ha detto Merola. Ad andare in allarme sono stati i costruttori, «ci sono imprese che hanno costruito insediamenti abitativi e altre che stanno aprendo i cantieri, vendendo gli appartamenti anche pubblicizzando la fermata del People mover al Lazzaretto», aveva dichiarato il direttore generale di AnceBologna Carmine Preziosi.
«La stazione si farà e sarà pienamente operativa — dichiara Finzi —, per garantire sostenibilità economica al progetto, il numero stimato di passeggeri del Marconi Express è stato calcolato sulla base dell’utenza della sola tratta stazione-aeroporto. Questo non significa che abbiamo cancellato la fermata Lazzaretto, i cui lavori stanno infatti procedendo regolarmente». Il nodo delle opere di urbanizzazione sta nel chi deve fare cosa, una partita complicatissima che per un certo periodo ha bloccato anche l’avviamento dei nuovi cantieri. Alcuni interventi sono a carico del Comune, altri dei costruttori. Ieri il Pd, per bocca del capogruppo in Comune Claudio Mazzanti, li ha bacchettati. «Sul Lazzaretto — ha detto — due anni fa abbiamo fatto una variante per dare ai costruttori le aree per costruire subito. Il Comune si è fatto carico delle aree interessate dagli elettrodotti perché i privati in grado di farlo potessero partire subito. Forse non lo fanno perché fanno fatica a vendere un appartamento». Piccata la replica di Ance. «Intanto la variante sul Lazzaretto è del 27 dicembre 2017, e non di due anni fa», ha chiarito Preziosi, «dunque è da quella data che le imprese interessate stanno operando per realizzare gli edifici, previsti da quella stessa variante, nei tempi più brevi possibili e con le convenzioni urbanistiche necessarie». «I costruttori — ha aggiunto — non sono fermi e stanno facendo la loro parte per offrire opportunità abitative di qualità per chi vorrà risiedere al Lazzaretto. Gli insediamenti universitari e la fermata del People mover contribuiranno a rendere il Lazzaretto più appetibile per nuove scelte residenziali». Anche Marconi Express farà la sua parte, «abbiamo l’impegno contrattuale di realizzare una strada provvisoria di collegamento fra la via Terracini (in prossimità dell’omonima rotonda) e la stazione Lazzaretto — ha spiegato ancora Finzi — con l’impegno di demolirla quando saranno costruite le urbanizzazioni del Lazzaretto».
Quella fermata è di «assoluta importanza», ha detto il presidente del Navile Daniele Ara, «in funzione del completo sviluppo di quell’area». Il Navile, sottolinea ancora Ara, «ha da sempre sostenuto il progetto People mover, nonostante i travagli di questi anni e vede in quella fermata un aspetto qualificante».