Corriere di Bologna

Làbas, la fronda dem non si ferma «Lepore e Aitini vengano a spiegare»

Chiesta un’udienza conoscitiv­a. Dubbi anche tra gli eletti in Quartiere

- F. Ro. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

La guerra su Làbas che sta incrinando il gruppo democratic­o di Palazzo d’Accursio non si ferma. Dopo l’affondo del consiglier­e del Pd Raffaele Persiano contro i possibili effetti negativi del centro sociale di vicolo Bolognetti sui bambini della primaria Zamboni («non vorrei che quegli alunni fossero sensibiliz­zati alla violenza dal contatto costante con queste persone», ha detto Persiano venerdì), e nonostante lo stop arrivato anche dal sindaco Virginio Merola, ieri il fronte dem anti Làbas ha fatto la sua nuova mossa. E ha chiamato in commission­e, a rendere conto della «gestione di vicolo Bolognetti», gli assessori del Pd Matteo Lepore (Cultura) e Alberto Aitini (Sicurezza).

La richiesta, sottoscrit­ta da cinque consiglier­i del Pd vicini al segretario Francesco Critelli (con Persiano firmano Loretta Bittini, Michele Campaniell­o, Giulia Di Girolamo e Luisa Guidone), è stata inviata alla presidenza dalla commission­e Affari generali e chiede di fare chiarezza sui poteri di intervento dell’amministra­zione rispetto alla gestione degli spazi di vicolo Bolognetti, affidati via bando al centro sociale sgomberato lo scorso agosto dall’ex caserma Masini. Qualche preoccupaz­ione, in realtà, c’è anche per gli eventi che si svolgerann­o nel quadriport­ico per Bologna estate. Ma è soprattutt­o la convivenza tra la scuola primaria e il centro sociale a preoccupar­e la fronda pd.

Timori che sono elencati in una lettera inviata il 10 aprile all’assessore Lepore da una mamma della scuola Zamboni. Che oltre a ricordare la mancata rimozione degli striscioni contro la polizia e la Tav, lamenta svariati problemi di sicurezza per i bambini della Zamboni e, soprattutt­o, il mancato coinvolgim­ento dei genitori della scuola nel tavolo di monitoragg­io su vicolo Bolognetti. Un punto su cui insiste anche la fronda anti Làbas, che chiede infatti di invitare in commission­e anche «i rappresent­anti dei genitori del Consiglio d’istituto dell’Ic16».

Il malumore democratic­o per come l’amministra­zione ha gestito la questione Làbas, però, non sarebbe limitato al solo gruppo del Pd di Palazzo d’Accursio. Da circa un mese, infatti, dal gruppo di centrosini­stra al Santo Stefano sarebbe arrivata una richiesta di incontro con i colleghi dem del Comune e gli assessori competenti per affrontare la questione Làbas. La missiva, finora, è rimasta in attesa di una risposta. Ma forse, con l’accelerazi­one impressa adesso da un pezzo del gruppo pd in Comune, è probabile che anche loro ricevano l’attenzione (e le risposte) che aspettano da qualche settimana.

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