Inglese, esami e permesso di soggiorno Gli studenti Unibo e l’Sos al Garante
Il test obbligatorio d’inglese che proprio non si passa. L’ultimo esame con il temuto prof che diventa uno scoglio insormontabile per arrivare alla tesi. La lentezza della Questura nel rinnovo del permesso di soggiorno che, per gli studenti extracomunitari, sta diventando un handicap. E poi le difficoltà economiche, soprattutto per chi arriva da lontano, non lavora e non riceve aiuti dalle famiglie. Sono alcune delle doglianze affrontate dal Garante degli Studenti nel corso del 2017, racchiuse in una relazione che sarà presentata oggi al Senato accademico. Intanto Unibo mette a segno un altro primato: è il primo Ateneo in Europa per numero di studenti che svolgono un periodo di studio da tre a dodici mesi all’estero grazie al programma Erasmus+.
Nel corso dell’anno c’è stato un «sensibile» aumento, pari a circa il 25%, dei ricorsi al Garante come sottolinea lo stesso Francesco Scutellari. In totale sono stati 206 (erano 168) quelli presentati, di questi il numero più alto (28) ha riguardato la prova di idoneità linguistica che proprio non si riesce a passare. Un problema già noto da anni, al quale l’Ateneo ha cercato di dare una soluzione. Evidentemente non basta. Secondo Scutellari vanno «riesaminate le politiche linguistiche dell’Ateneo avviando una opportuna riflessione sull’obbligo di mantenere un livello B2 in lingua inglese per tutte le lauree magistrali». Bisogna inoltre valutare, suggerisce l’ex presidente del Tribunale, «ulteriori soluzioni per rendere meno ostico il superamento della prova di idoneità linguistica in inglese, che rappresenta ancora per numerosi studenti un ostacolo assai difficile da superare».
Altro scoglio è il superamento dell’esame, spesso l’ultimo, con il docente di una certa materia, tanto da non
” Appello a Scutellari In altri paesi il permesso per stranieri dura per tutto il ciclo di studi, qui va sempre rinnovato e i tempi sono lunghi