Integratori con omega-3, rischio di infarti e tumori
Ma servono a qualcosa gli integratori a base di olio di pesce, quelli che vanno sotto il nome di omega-3? Molti risultati di laboratorio mostrano un effetto antiinfiammatorio. Dato che l’infiammazione cronica partecipa alla genesi di molte patologie umane, dall’infarto al cancro, ci si potrebbe attendere una riduzione del rischio di tutte queste patologie. Vecchi studi clinici sembravano evidenziare una riduzione di mortalità per infarto, ma da molti anni tutti i risultati in questo campo sono concordemente negativi: gli omega-3 non proteggono dalle malattie cardiovascolari come l’infarto e l’ictus. Nel frattempo si sono fatti anche degli studi sul rapporto tra omega-3 e tumori, da cui sono emersi risultati opposti per tumori diversi. Nella cancerogenesi intestinale, in particolare quella collegata a malattie infiammatorie croniche come la colite ulcerosa, gli omega-3 riducono il rischio di tumore. In altri studi però si è riscontrato un significativo aumento del rischio per la prostata. Insomma, in assenza di indicazioni mediche, il consumo autogestito di integratori a base di omega-3 non offre protezione dalle malattie cardiovascolari e potrebbe aumentare il rischio di alcuni tumori. In un paese di mare come l’Italia è meglio mangiare più spesso il pesce, che ha molte virtù salutari.
*Commissione Consultiva Strategica