Pierre Cardin, la sua storia narrata dall’erede
Il nipote Basilicati ne parla oggi in Santa Cristina. E a maggio lo show al Celebrazioni
Per festeggiare i suoi 70 anni di attività, Pierre Cardin ha prodotto da mecenate uno spettacolo musicale, Dorian Gray. La bellezza non ha pietà, presentato in anteprima due anni fa al Teatro La Fenice di Venezia e in arrivo l’11 e 12 maggio a Bologna, al Teatro Il Celebrazioni. Uno show in cui il celebre stilista naturalizzato francese, ma nato in provincia di Treviso nel 1922, ha affidato a giovani talenti italiani il tema della bellezza e della sua immortalità, ispirandosi al romanzo di Oscar Wilde. Tra monologhi teatrali e arie musicali che vanno dall’orchestrale al rock contemporaneo, utilizzando a profusione videoproiezioni in 3D e disegni di luce.
«Ho scoperto — ha detto Cardin a proposito dello spettacolo, di cui ha firmato anche i costumi — e offerto a tantissimi giovani artisti la possibilità di esprimersi, senza mai condizionarli. Ai molti giovani che ancor oggi vengono a chiedermi dei consigli dico sempre che devono avere il coraggio di osare, se del caso anche di provocare, senza paure e senza mai copiare».
La direzione artistica e le scenografie dello spettacolo sono firmate dal quarantottenne ingegnere e designer veneto Rodrigo Basilicati, nipote e stretto collaboratore di Cardin. Oltre a due lauree, in Ingegneria civile a Padova e in Musicologia con perfezionamento presso l’Accademia Liszt di Budapest, Basilicati ha alle spalle anche una carriera concertistica come pianista. Ma dal 1996 presiede alcuni rami della Maison Pierre Cardin in Italia, oltre a essere direttore artistico dello Studio Pierre Cardin di Parigi e autore del controverso progetto del Palais Lumière da realizzare nella laguna veneziana. Dal 1999 a oggi sono oltre un centinaio i prototipi e le creazioni firmate da Basilicati, dal «Principe di Venezia», dieci metri di plexiglas e luci galleggianti per rivisitare la storica gondola veneziana, al gioco degli scacchi, un tavolo elettronico-luminoso a sostegno di 32 sculture astratte in fusione d’argento e oro. E poi le lampade, i mobili e i complementi disegnati per le «Scuptures Utilitaires», collezione creata dallo zio negli anni 70.
Proprio in vista dello spettacolo e dei 70 anni di Cardin questa mattina alle 11 l’Aula Magna di Santa Cristina, in Piazzetta Morandi, ospiterà l’incontro aperto al pubblico «Tra Moda e Spettacolo: vi racconto Pierre Cardin», tra gli studenti dell’Alma Mater e Basilicati. Invitato dal corso di Fenomenologia dell’arte contemporanea, tenuto da Silvia Grandi, a raccontare la storia di un personaggio come Pierre Cardin che ha segnato come pochi la storia della moda e dello spettacolo e a svelarne il sistema creativo.