Zuppi lancia la prima «Run for Mary»
Camminata non competitiva dedicata alla Madonna: festa e «terzo tempo» in Curia
Il 6 maggio si terrà la prima «Run for Mary», mini-maratona di 5 chilometri ideata dall’arcivescovo Matteo Zuppi che mira a unire sport e religione , avvicinando al culto della Madonna di San Luca anche i non bolognesi.
«È aperta a tutti, come vogliamo che sia la nostra città», ha fatto presente l’arcivescovo. Si parte dalle Due Torri e si arriva all’arcivescovado, seguendo (anche) alcune immagini della Madonna presenti in centro.
Sembrava una tranquilla vigilia del 25 Aprile con tutti gli occhi puntati per la prima volta sui nuovi vincitori, esponenti della Lega e dei Cinque Stelle, che parteciperanno alle manifestazioni per celebrare la Liberazione dal nazifascismo in città, in provincia e in regione. Ma nel pomeriggio è divampata la polemica per le celebrazioni di ieri sera al casone del partigiano di San Pietro in Casale , organizzate dall’associazione Primo Moroni, dove è stata presentata la pubblicazione «monitoraggio sui fascismi nei territori di Modena, Carpi, Reggio Emilia e Bologna». Fino a qui niente di strano. Ma c’è dell’altro.
«In quel documento — ha attaccato la parlamentare della Lega, Lucia Borgonzoni — si fanno nomi e cognomi di persone e associazioni che secondo loro sarebbero fascisti da colpire. E ci sono anch’io». Come se non bastasse l’iniziativa, denuncia la leghista, è inserita nel calendario ufficiale delle celebrazioni per il 25 aprile dell’Unione dei Comuni Reno Galliera con tanto di patrocinio. «Ho avvisato il prefetto, non ne era a conoscenza — ha riferito Borgonzoni alla Dire — e presenterò un’interrogazione parlamentare su questa storia: denuncerò i sindaci che hanno concesso uno spazio pubblico e dato il patrocinio avallando così una cosa delirante. Credo che sia stato oltrepassato il limite. È questo per loro il 25 aprile? È inaccettabile». In quella lista figurano anche il deputato di Forza Italia Galeazzo Bignami, il consigliere comunale Marco Lisei e altri esponenti politici. Si vedrà se ci saranno conseguenze politiche.
Di sicuro, se in passato la destra bolognese ha spesso disertato il 25 aprile, oggi nelle file della Lega c’è un atteggiamento diverso. Il coordinatore provinciale Carlo Piastra fa sapere che non sarà in piazza perché impegnato nella campagna elettorale in Friuli, ma che ci sarà il Primo maggio. Sarà via anche il capogruppo della Lega in Regione Alan Fabbri, che però non ha dubbi sul valore della Festa della Liberazione: «Mio nonno è stato partigiano, come tutti gli anni abbiamo organizzato iniziative nel mio Comune, Bondeno, insieme all’Anpi». Anche la consigliera comunale Paola Francesca Scarano non sarà a Bologna, ma non avrebbe certo avuto problemi a essere in piazza come successo altre volte. Pure il parlamentare Gianni Tonelli, uno di quelli considerati più a destra nella Lega, sarà in piazza a Pieve di Rivoschio, frazione di Sarsina tra Forlì e Cesena, per celebrare la Liberazione.
I Cinque Stelle in passato sono stati accusati di ambiguità su questi temi e tempo fa, a chi chiedeva se il movimento fosse antifascista, Alessandro Di Battista rispose così: «Grazie a Dio la questione del fascismo è morta e sepolta». Il M5S ha sempre avuto difficoltà a unirsi alle manifestazioni antifasciste organizzate da sinistra. Ma su questi temi, almeno qui, ci sono state meno incertezze e oggi i Cinque Stelle saranno in piazza nelle diverse manifestazioni. A guidare la pattuglia sarà la capogruppo in Regione Silvia Piccinini, che sarà a Monte Sole. «Una giornata importante — ha detto ieri — da passare in un luogo che rappresenta, e lo sarà sempre, una pietra miliare della nostra memoria». Piccinini tra l’altro fa parte del consiglio di indirizzo della Fondazione della Scuola di Pace. La consigliera regionale Raffaella Sensoli sarà invece in piazza a Cattolica, o a Rimini. A Bologna invece sarà in piazza il capogruppo in Comune Massimo Bugani, già presente altre volte per il 25 Aprile.
La serata contestata A San Pietro in Casale ieri è stato presentato il «monitoraggio sui fascismi»