Acer, 4.000 famiglie fuori dalle graduatorie Arrivano 200 alloggi
Appartamenti all’ex Mercato Navile ed ex Beretta e nella villa confiscata alla criminalità organizzata
Circa 4.000 famiglie sono rimaste fuori dalle graduato- rie per gli alloggi Erp. Il Co- mune corre ai ripari e realizza 200 alloggi da destinare a fa- miglie in difficoltà entro due anni. Le case saranno realiz- zate all’ex Mercato Navile, all’ex Beretta e a Villa Celestina, confiscata alla mafia.
Il Comune torna a fare edilizia pubblica in città ricominciando da tre. Tante sono le aree dove sorgeranno 200 nuovi alloggi che cercheranno di dare una risposta alla richiesta abitativa dei bolognesi in difficoltà economica. La fetta più grossa è all’ex Mercato Navile, poi un’altra parte all’ex clinica Beretta e una terza a Villa Celestina, vecchio immobile confiscato alla criminalità organizzata. I soldi per realizzarli ci sono quasi tutti e quelli che mancano arriveranno a breve. Le date di realizzazione non sono scolpite sulla pietra, ma sia il sindaco Virginio Merola che l’assessore alla Casa Virginia Gieri contano di poter consegnare le prime chiavi entro due anni. «Abbiamo la necessità di aumentare l’offerta per l’emergenza abitativa. Ci sono 4 mila famiglie che rimangono fuori dalle graduatorie e hanno redditi bassissimi», spiega Gieri. Lo scorso anno, ricorda ancora l’assessore, «abbiamo fatto 500 assegnazioni, un record, ma non basta. Dobbiamo ricominciare a fare edilizia pubblica nella nostra città». Partiamo dall’ex Mercato Navile. Qui sono stati pensati 150 nuovi alloggi che arriveranno dal lotto H, tutti esclusivamente di Edilizia residenziale pubblica (Erp). Sul fronte delle risorse questo è l’intervento più blindato tra i tre presentati ieri da Merola e Gieri, perché sarà finanziato con i 28 milioni di euro assegnati lo scorso anno dal Cipe alla Città metropolitana. Considerati numeri e proporzioni, il cuore di questa operazione sta tutto qui. Gli altri due edifici individuati sono più interessanti per la rigenerazione urbana che li riguarderà più che per i numeri. Se tutto andrà in porto, ad esempio, si potrà sbloccare dopo anni di stallo la situazione dell’ex clinica odontoiatrica Beretta di via XXI Aprile, che per un paio di
” Gieri Ci siamo resi conto di quanto basso fosse l’Isee di chi esprimeva il bisogno di una casa in affitto, circa 4.400 euro in media Per questo c’è la necessità di riorientare l’offerta
anni è stata anche occupata e poi sgomberata. La proprietà è dell’Asl di Bologna che con una permuta «scambierà» al Comune lo stabile con due piccoli poliambulatori di quartiere (uno è al Reno). Alle ex Beretta Palazzo d’Accursio prevede venti appartamenti pensati per la cosiddetta «fascia grigia», cittadini che possono permettersi di pagare solo affitti a canoni calmierati. L’atto potrebbe essere perfezionato entro l’anno e dovrà essere approvato dal Consiglio comunale. E infine c’è Villa Celestina (tra viale Aldini e via Boccaccio), anche questo è un caso interessante per il riuso che il Comune intende farne. Il primo in città di un immobile confiscato dallo Stato alla criminalità organizzata e che ora ospiterà dieci alloggi, questa volta per percorsi di transizione abitativa. La struttura versa in stato di abbandono da diversi anni, non è in buone condizioni, quindi servirà un importante intervento di ristrutturazione. Il Comune conta di poter pagare questi lavori con un finanziamento ministeriale di tre milioni di euro. C’è un bando, va presentato il progetto, ma Palazzo d’Accursio è ottimista sull’esito finale. «Si avvia l’iter degli investimenti, faremo di tutto per accelerare queste realizzazioni», ha spiegato Merola. A ispirare questa risposta del Comune alla richiesta di nuove case, uno studio dell’Università di Bologna e dell’Istituto Cattaneo dell’anno scorso che ha aperto gli occhi a sindaco e assessore. «Ci siamo resi conto di quanto basso fosse l’Isee di chi esprimeva il bisogno di una casa in affitto, circa 4.400 euro in media — calcola Gieri —. Per questo c’è necessità di riorientare l’offerta».