Taxi, è rottura su parcheggi e tariffe Sciopero e corteo delle auto bianche
L’incontro con il sindaco Merola non ricuce lo strappo. L’8 maggio il serpentone in centro
” Il Comune Lo sciopero crea danni ai cittadini, non consenso, asupichiamo che ci ripensino vista la nostra disponibilità al confronto
Fumata nera tra il sindaco Virginio Merola e i tassisti bolognesi che, alla luce dell’esito negativo dell’incontro avuto con il primo cittadino, confermano lo sciopero proclamato per l’8 maggio: le auto bianche si asterranno dal servizio dalle 9 alle 12 e dalle 19 alle 22. È annunciato anche un corteo che partirà da via Stalingrado in direzione centro e viali, ma su alcuni dettagli sono ancora in corso riunioni tecniche tra le sigle sindacali dei taxi. Di certo ci sarà il fermo cittadino martedì prossimo.
Una protesta che aleggia da tempo e nelle scorse settimane più volte rinviata, ma questa volta — secondo i tassisti — inevitabile. A provocare la rottura sono state le distanze tra l’amministrazione e i taxi nell’affrontare alcuni nodi del traffico, secondo i sindacati e le cooperative ostacolo alla velocità del servizio, e causa di critiche e polemiche per il Cosmoprof: anche dall’amministrazione erano arrivate diverse sottolineature.
Le associazioni di categoria in una nota congiunta hanno elencato tutti i punti critici segnalati e diventati motivi del contendere. Si tratta della riduzione del posteggio di piazza Re Enzo, ridimensionato dopo i cantieri, poi del divieto di carico e scarico dei clienti in molti tratti di via Rizzoli e via Ugo Bassi e anche di tutta la mobilità legata all’accesso alla stazione e al kiss and ride. Nella lista anche la richiesta di avere corsie preferenziali nel collegamento stazioneFiera e infine tre nodi che limiterebbero la mobilità dei taxi: viene chiesto di poter attraversare via Rizzoli e via Ugo Bassi nelle ore serali e notturne tra sabato e domenica, quando le due strade sono chiuse per i T days. A chiudere, la richiesta di aprire il passaggio in piazza Aldrovandi per permettere il collegamento tra Strada Maggiore e via San Vitale e, infine, consentire il passaggio dal varco dell’Archiginnasio.
Al tavolo tra sindaco e tassisti erano presenti anche l’assessore alla Mobilità Irene Priolo e i dirigenti comunali. L’annuncio di un bando con 36 nuove licenze entro l’estate non rientra tra le criticità in quanto si tratta di una possibilità già presente nel vecchio piano traffico. I taxi però lamentano la lentezza con la quale l’Autorità dei trasporti sta trattando il via libera per l’aggiornamento tariffario: dopo una lunga e difficoltosa trattativa è infatti stato stabilito un aumento del 10% in favore degli autisti a fronte di alcuni sconti chiesti dal Comune. Da Torino, sede dell’Authority, però non si hanno notizie da mesi e i sindacati parlano «di vessazione burocratica». Proprio su questo punto viene riconosciuto l’impegno da parte di Palazzo d’Accursio e una parziale soddisfazione viene data anche su altri aspetti ma il giudizio finale è quello di «vedere riconosciute le funzioni di trasporto pubblico della categoria con risposte concrete».
A sera il Comune ha chiesto alla categoria di fare retromarcia: «È nostro auspicio che la decisione possa essere rivista dal momento che la disponibilità al confronto non è mancata e non mancherà». Lo sciopero «non appare adeguato rispetto all’apertura dimostrata e al lavoro svolto in questi mesi», continua la nota che sottolinea come il sindaco abbia aperto alla possibilità dell’adeguamento delle tariffe a giugno. «Lo sciopero creerà disagio ai cittadini, non consenso».
I tassisti avrebbero dovuto incontrare ancora il Comune il 23 maggio. Tra i temi l’intenzione del Comune di mettere a punto un sistema informatico per controllare i turni dei taxi. Dal punto di vista della gestione dei grandi eventi c’era già stato un incontro a marzo e molte delle soluzioni prospettate, come la doppia guida delle auto non trovano un totale appoggio da parte dei sindacati.
Tra le richieste anche il cambio di viabilità per T days , Archiginnasio e piazza Aldrovandi