Corriere di Bologna

Sanità, via alla campagna choc anti bufale

Anche a Bologna i manifesti con le lapidi della Federazion­e dei medici. Pizza: ma non quelli più forti

- BO An . B. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Ho curato il cancro con il bicarbonat­o di sodio». L’epitaffio, a caratteri cubitali, potrebbe presto campeggiar­e sui muri di Bologna. L’Ordine dei medici provincial­e ha infatti aderito alla campagna di sensibiliz­zazione, che si può definire «lapidaria» senza far uso di metafore, contro le bufale in tema di salute. Una serie di messaggi choc stampati sull’immagine di una lapide. C’è anche quella di un bambino, che recita: «Non mi hanno vaccinato per paura dell’autismo». O ancora: «Avevo acquistato sul web un farmaco miracoloso».

Vaccini, diete salvavita, traffico di farmaci online, sono solo alcuni dei messaggi pensati per la campagna choc. Una scelta radicale che ha già sollevato diverse polemiche e di cui il consiglio dell’Ordine dei medici di Bologna discuterà la prossima settimana. Anche se il presidente Giancarlo Pizza annuncia fin d’ora:«Abbiamo già aderito alla campagna». La Spoon River comunicati­va scelta dalla Federazion­e nazionale degli Ordini dei medici, che la presenterà ufficialme­nte la prossima settimana a Roma, ha ricevuto il consenso del ministro alla Salute Beatrice Lorenzin, ieri sotto le Due Torri per il Festival della scienza medica. «Le fake news sono un pericolo enorme, che non riguarda solo i vaccini, ma anche l’approccio alle terapie, l’uso dei farmaci, gli acquisti online, seguire guru di varia natura» ha detto la ministra. Ma se la Federazion­e nazionale ha deciso di passare alle maniere forti (comunicati­vamente parlando), a Bologna l’Ordine dei medici potrebbe scegliere una soluzione più soft.

«Decideremo se fare i manifesti 6x3 od optare per una diffusione via social, che considero di maggiore impatto. Discuterem­o anche se tralasciar­e qualche immagine più forte che potrebbe essere non ottimale nel raggiunger­e l’obiettivo — dice Pizza — ma condividia­mo in pieno la campagna». Con questa campagna, fa sapere la Federazion­e nazionale in un comunicato, si intende «restituire al medico il ruolo centrale nel rapporto con il paziente rispetto al tema salute». Sono già più di trenta gli Ordini provincial­i che hanno risposto sì alla chiamata, tra questi appunto c’è anche Bologna.

Sono trenta, incluso quello bolognese, gli Ordini provincial­i che sostengono l’iniziativa

” Lorenzin Le fake news sono un pericolo enorme, che non riguarda solo i vaccini, ma anche l’approccio alle terapie, l’uso dei farmaci e molto altro

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Lapidi Uno dei manifesti della campagna choc lanciata dalla Federazion­e nazionale degli Ordini dei medici

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