Verdi, la prova d’amore e le ragioni del mercato
Ha fatto sapere di voler restare, però il mercato del club passa da lui. Cagliari ko, salvezza matematica
Parole chiare, che sono un messaggio non di sicuro cifrato al Bologna e al tempo stesso un attestato di amore nei confronti di Bologna. «Io qua sono felice come non lo sono mai stato da altre parti, a fine campionato parlerò con la società e ascolterò la sua idea». Come dire: se Saputo, Fenucci, Bigon e Di Vaio vorranno cedermi, dovranno prendersi le loro responsabilità agli occhi della gente, perché io a Bologna e nel Bologna sarei pronto a restare. Per un Bologna che vuole davvero crescere la permanenza di Verdi sarebbe importante ma per un Bologna che deve fare per scelta del suo proprietario il mercato con i soldi ricavati dalle cessioni, ecco che la partenza del talentino diventerà quasi obbligata. Anche perché con il tesoretto figlio delle cessioni di Destro, Donsah e Masina non è che si aprirebbero scenari molto interessanti. Certo è che questa nuova presa di posizione di Verdi renderà più complicata la decisione del Bologna, che tuttavia non va dimenticato come già a gennaio lo avesse ceduto al Napoli, nonostante la rabbia della città. Se ricordate, in quei giorni uscì da Casteldebole il concetto che a luglio Verdi sarebbe stato contento di andare a giocare in una grande squadra, volendo fare il salto di qualità, ma più che ci avviciniamo al mercato sembra quasi che questo ragazzo tutto estro e talento voglia evidenziare quello che è diventato un vero amore tra lui e la città. Che con il suo affetto gli ha consentito di trovare quella serenità che gli era sempre mancata e finalmente di esplodere. Fate attenzione, quelle frasi dettate alla fine della partita contro la Juvendetto tus sono i pensieri che Verdi esterna tutti i giorni nello spogliatoio, sia i tecnici che i suoi compagni di squadra hanno capito che se dipendesse da lui mai lascerebbe Bologna. Perché qua si sente coccolato, perché qua nessuno lo mette in discussione e perché qua può anche permettersi di sbagliare un paio di partite e per tutti resta sempre il ragazzo delle meraviglie. Verdi ha bisogno di sentire addosso questo amore per giocare a calcio come sa, avete capito perché a gennaio ha no al Napoli e perché tra giugno e luglio sarebbe di nuovo pronto a stupire tutti, voltando le spalle alle squadre da scudetto? Vedrete che presto qualcuno tirerà fuori la storia del suo contratto. In questo senso: in caso di permanenza, il Bologna dovrebbe fargli sottoscrivere un ingaggio con numeri che non sono alla sua portata. Se un giorno accadrà, non credeteci: a oggi Verdi guadagna sui 600 mila euro più i premi, e abbiamo la sensazione che raddoppiandogli l’ingaggio farebbe salti di gioia. Pensate che ora come ora Destro viaggia sui 2 milioni di euro netti. Insomma, non sarà di sicuro l’ingaggio di Verdi a costringere il Bologna a cederlo, la verità è che Saputo è stato chiaro con Fenucci e Bigon: il mercato dovrete farlo con i soldi delle operazioni in uscita. Il che significa quanto segue: al di là delle sue parole, purtroppo per Bologna e per il Bologna quella di Verdi resta la prima da chiudere.