Corriere di Bologna

Fiducia Ramagli «Tutto ancora nelle nostre mani»

Klaudio Ndoja: «Nella prossima gara dobbiamo vincere, tutti insieme»

- Di Alessandro Mossini

Terzo ko consecutiv­o in casa e tanti rimpianti per Alessandro Ramagli: la Virtus spreca il primo match-point qualificaz­ione per i playoff e mastica amaro ripensando alla volata finale della partita contro Avellino. Il coach bianconero prima guarda il bicchiere mezzo pieno («Siamo stati competitiv­i contro una squadra con cui all’andata non ci eravamo andati neanche vicini»), poi però riavvolge il nastro della partita e ripensa a quegli errori che hanno permesso alla Sidigas di espugnare il PalaDozza. Una sequenza di errori fatali negli ultimi minuti: «Ci sono state tre giocate che potevano girare l’inerzia e le abbiamo sbagliate, un contropied­e buttato che origina due punti di Avellino, un mancato fallo su una rollata di Fesenko e una palla persa sulla linea di fondo. Bastava girare l’inerzia verso di noi per far prendere una piega diversa alla partita ma non ci siamo riusciti». In particolar­e, il coach non ha avuto nulla da Alessandro Gentile al rientro dall’infortunio («L’ho messo dentro subito, ma era in difficoltà»), ma quelle palle perse hanno anche altre motivazion­i. «La persa di Wilson ad esempio — analizza Ramagli — nasce da chi non conosce tutti i dettagli del gioco di questa squadra. Ci sta, a due giornate dalla fine non bisognereb­be essere a questo punto ma non abbiamo certezze consolidat­e e impariamo un po’ a partita in corso, visti i tanti problemi che abbiamo avuto. Non è facile». Al termine dell’analisi generale, restano i rimpianti per due punti che potevano arrivare ugualmente: «È una sconfitta che lascia l’amaro in bocca perché potevamo vincerla e abbiamo fatto di tutto per farlo. Siamo sul pezzo, abbiamo lasciato a 70 punti Varese e Avellino ma non ci è bastato per vincere: quelle 2-3 situazioni nei momenti chiave ci hanno punito anche al di là dei nostri demeriti». Archiviata Avellino, bisogna subito pensare alla partita di Reggio Emilia con una Virtus ancora padrona del proprio destino visto che le basta vincere sul campo della Grissin Bon per qualificar­si: «Togliamoci di dosso lo scoramento — esorta il coach — è giusto che ci sia ma va smaltito perché ci aspetta una partita che per noi vale un campionato. Di certo, avere il destino nelle nostre mani aiuta». Carica la tifoseria già pensando alla sfida da dentro o fuori di mercoledì anche capitan Klaudio Ndoja ai microfoni di Radio Bologna Uno: «Ci sono mancati dettagli purtroppo, loro venivano da un momento negativo ma nel primo tempo per intensità ci hanno messo sotto. Nei secondi venti minuti siamo stati lì con loro ma i dettagli, appunto, hanno fatto la differenza. Ora però bisogna andare a Reggio Emilia a vincere, tutti insieme: bisogna invadere Reggio per conquistar­ci i playoff».

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