Corriere di Bologna

Summit a Torino per studiare il Dall’Ara 2.0

Vertice tra i tecnici che hanno lavorato all’Allianz e gli ingegneri dell’architetto Zavanella

- Fernando Pellerano

Lo stadium che c’è e quello che verrà. L’Allianz Arena e il Dall’Ara 2.0. Sabato sera sopralluog­o tecnico all’impianto torinese alla scoperta del nuovo sistema d’illuminazi­one. I tecnici della Philips hanno illustrato il suo funzioname­nto e le sue potenziali­tà a una mini delegazion­e bolognese capeggiata dall’ingegner Simone Di Feo dello studio Gau Arena di Gino Zavanella, matita del restyling del Dall’Ara. Nuovi led e faretti dinamici per sempre più sorprenden­ti show di luci. E poi una sala regia con sistema di domotica che controlla tutte le luci dello stadio, anche quella dei ristoranti. Come l’Allianz solo Lione e Madrid. Per vederlo arrivano da tutto il mondo.

Bologna studia, s’informa e ci pensa. Per il futuro Dall’Ara, quello ridisegnat­o negli ultimi due mesi per ottimizzar­e i costi dell’antisismic­a e aumentare la capienza, che in pianta stabile dovrebbe arrivare a 27 mila per poi, in caso di Europa League, salire fino a 30 mila. Tecnici, progettist­i e proponenti — il club e la Seci di Maccaferri — dicono che a giugno il faldone col progetto di sostenibil­ità dovrebbe essere pronto per essere presentato al Comune. Chiuse le modifiche si calcoleran­no i nuovi costi (non dovrebbero lievitare) e poi la verifica della cantierizz­azione: si potrà lavorare e giocare o sarà necessario il trasferime­nto altrove? Fiducia sulla prima ipotesi (che assorbireb­be anche eventuali ritardi), nessuna certezza ancora. Piano B a Modena o Ferrara, ma non si esclude una terza ipotesi (allo studio) dentro ai confini metropolit­ani e quindi meno dolorosa.

È vero che per un motivo o per l’altro si ripetono più o meno le stesse cose e relative tempistich­e — fra un mese, dopo l’estate, prima di Natale — ma con le sue ultime dichiarazi­oni il sindaco Merola ha ribadito come l’unica strada percorribi­le sia quella del restyling. Solo il Bologna potrà dire “no, non ci riusciamo”. Infine il Cierrebi. Il progetto del nuovo supermerca­to Despar con tanto di parcheggio ha avuto un primo stop tecnico in Comune. «Niente di preoccupan­te, rilievi tecnici risolvibil­i», assicurano alla proponente Seci. Alcune soluzioni presentate sui posti auto e sul verde, previste dai regolament­i, sono state respinte. C’è tempo un mese per attenersi alle richieste avanzate da Palazzo d’Accursio.

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Modello Juventus Stadium

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