Summit a Torino per studiare il Dall’Ara 2.0
Vertice tra i tecnici che hanno lavorato all’Allianz e gli ingegneri dell’architetto Zavanella
Lo stadium che c’è e quello che verrà. L’Allianz Arena e il Dall’Ara 2.0. Sabato sera sopralluogo tecnico all’impianto torinese alla scoperta del nuovo sistema d’illuminazione. I tecnici della Philips hanno illustrato il suo funzionamento e le sue potenzialità a una mini delegazione bolognese capeggiata dall’ingegner Simone Di Feo dello studio Gau Arena di Gino Zavanella, matita del restyling del Dall’Ara. Nuovi led e faretti dinamici per sempre più sorprendenti show di luci. E poi una sala regia con sistema di domotica che controlla tutte le luci dello stadio, anche quella dei ristoranti. Come l’Allianz solo Lione e Madrid. Per vederlo arrivano da tutto il mondo.
Bologna studia, s’informa e ci pensa. Per il futuro Dall’Ara, quello ridisegnato negli ultimi due mesi per ottimizzare i costi dell’antisismica e aumentare la capienza, che in pianta stabile dovrebbe arrivare a 27 mila per poi, in caso di Europa League, salire fino a 30 mila. Tecnici, progettisti e proponenti — il club e la Seci di Maccaferri — dicono che a giugno il faldone col progetto di sostenibilità dovrebbe essere pronto per essere presentato al Comune. Chiuse le modifiche si calcoleranno i nuovi costi (non dovrebbero lievitare) e poi la verifica della cantierizzazione: si potrà lavorare e giocare o sarà necessario il trasferimento altrove? Fiducia sulla prima ipotesi (che assorbirebbe anche eventuali ritardi), nessuna certezza ancora. Piano B a Modena o Ferrara, ma non si esclude una terza ipotesi (allo studio) dentro ai confini metropolitani e quindi meno dolorosa.
È vero che per un motivo o per l’altro si ripetono più o meno le stesse cose e relative tempistiche — fra un mese, dopo l’estate, prima di Natale — ma con le sue ultime dichiarazioni il sindaco Merola ha ribadito come l’unica strada percorribile sia quella del restyling. Solo il Bologna potrà dire “no, non ci riusciamo”. Infine il Cierrebi. Il progetto del nuovo supermercato Despar con tanto di parcheggio ha avuto un primo stop tecnico in Comune. «Niente di preoccupante, rilievi tecnici risolvibili», assicurano alla proponente Seci. Alcune soluzioni presentate sui posti auto e sul verde, previste dai regolamenti, sono state respinte. C’è tempo un mese per attenersi alle richieste avanzate da Palazzo d’Accursio.