Corriere di Bologna

CALIANDRO SI FA AVANTI «TROVIAMO NOMI DIVERSI»

Il capogruppo dem: un bis per Casini? Si vedrà

- B. P. © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Se le elezioni saranno a luglio «penso si possa ripartire dai nomi messi in campo il 4 marzo, ma non riproporli in toto». Il capogruppo dem in Regione sferza il partito in vista dell’eventuale voto balneare. «Solo uno sciocco non avrebbe paura, rischiamo che gli eventi precipitin­o. Io? Non mi sono mai candidato a nulla — dice Caliandro — ma sono a disposizio­ne».

«M5S e Lega stanno creando una situazione senza precedenti. È da irresponsa­bili». Anche il Pd bolognese si prepara al voto anticipato. E il capogruppo regionale Stefano Caliandro sa che le insidie sono superiori a quelle dell’ultima campagna elettorale.

Cosa vuol dire per il Pd rivotare tra due mesi?

«Il 4 marzo ha precipitat­o il centrosini­stra al 1994. Quello che sta succedendo ha una coda lunga, tante responsabi­lità. Non dobbiamo cercare capri espiatori, ma ridare un ruolo al centrosini­stra, partendo dalla lotta alla povertà. È quello che stiamo facendo in Regione».

Quanto vi fa paura il voto anticipato?

«Solo uno sciocco non avrebbe paura. Rischiamo che

gli eventi precipitin­o. Dobbiamo metterci in connession­e con chi non ha più creduto in noi».

Rifare le liste sarà l’ennesima guerra tra correnti.

«Penso si possa ripartire dalle candidatur­e espresse il 4 marzo, ma questo non vuol dire riproporle pari pari. Valuteremo chi ha le caratteris­tiche giuste, idee nuove e contaminat­e. Oltre a un forte radicament­o nel territorio».

Lei vuole candidarsi?

«Non mi sono mai candidato a nulla e non lo farò ora. Ma sono a disposizio­ne nelle forme che il partito riterrà più opportune».

Un’altra candidatur­a di Pier Ferdinando Casini andrebbe bene?

«Bisogna definire il nostro perimetro, comprender­e se la coalizione si può allargare e quindi se condivider­e Casini e altre candidatur­e. Servono proposte inclusive, altrimenti il risultato è scritto».

E Liberi e uguali?

«Mi auguro di arrivare a ragionare anche con loro di programmi condivisi».

In Direzione provincial­e il Pd ha discusso del doppio ruolo di Francesco Critelli. Verrebbe meno se non si ricandidas­se.

«Il problema dell’incompatib­ilità è stato superato. Critelli ha ricevuto un mandato politico per rimanere segretario e parlamenta­re e gestire le prossime elezioni, da qui alle Regionali».

” Caliandro Io resto a disposizio­ne del partito, nelle forme che riterrà opportune

” Per le liste penso si possa ripartire dai nomi messi in campo lo scorso 4 marzo, ma questo non vuol dire riproporli pari pari

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