«Merola affacciati» Il serpentone dei taxi sfila sotto il Comune
Lo sciopero delle auto bianche con un serpentone da via Stalingrado al centro, fino a Palazzo d’Accursio Caos, blocchi, traffico in tilt. Le accuse al sindaco: «L’apertura sui T days? Nessuno l’ha chiesta»
Un serpentone formato da 250 auto bianche ha attraversato ieri mattina Bologna dalla periferia al centro, fermandosi sotto Palazzo d’Accursio dove i tassisti hanno gridato all’indirizzo di Merola: «Affacciati». L’apertura del sindaco sui T days? «Nessuno l’ha chiesta», dicono.
Un lungo serpentone di 250 taxi, che per tutta la mattina ha causato disagi e blocchi del traffico: auto e bus fermi in attesa del passaggio del corteo, fermate di Tper piene. Nei parcheggi una settantina di macchine ha continuato a garantire i servizi minimi. I tassisti festeggiano perché «lo sciopero ha avuto un grande successo, una mobilitazione simile non si vedeva da tempo» e passano la palla al Comune, aspettando «risposte concrete ai problemi della mobilità che chiediamo di risolvere, e che non riguardano solo noi ma tutti i bolognesi». Soprattutto una replica al sindaco Virginio Merola: «Abbiamo chiesto di poter passare nei T days solo negli orari serali, non di giorno, quindi la legge nazionale non serve e tutti gli altri nodi sono di competenza comunale».Una giornata di fermo, quella di ieri, iniziata verso le 10 dall’ex Manifattura Tabacchi (lo stop ha riguardato le fasce 9-12 e 19-22) con il raduno dei tassisti, poi partiti per la lunga marcia in direzione centro al suono di clacson, sventolando bandiere e accendendo fumogeni lungo via Stalingrado: a scortarli una camionetta della polizia e i vigili urbani che deviavano il traffico lungo il tragitto. Zona fiera, viale Masini e poi via Indipendenza i punti più congestionati dalla carovana, infine piazza Maggiore e piazza del Nettuno trasformate in unico grande parcheggio di auto bianche. Obiettivo Palazzo d’Accursio, verso cui sono dirette anche le accuse dei tassisti per «una giornata di protesta della quale ci scusiamo con la cittadinanza ma dovuta alla mancanza di risposte da parte del Comune». Al termine del presidio nessun incontro con l’amministrazione: sembra essere calato il gelo dopo il tavolo di trattativa con il primo cittadino e l’assessore alla Mobilità, Irene Priolo, chiuso con una fumata nera pochi giorni fa. L’assessore aveva proposto un nuovo incontro per il 23 maggio, ma probabilmente salterà a causa della mobilitazione di ieri e nei suoi piani adesso c’è solo l’intenzione di aspettare i pareri dell’Autorità dei trasporti che bloccano l’aggiornamento delle tariffe (con aumento del 10%) e il bando per 36 nuove licenze: pareri attesi probabilmente per fine mese. Due temi marginali rispetto alla «mappa del caos traffico» che i tassisti hanno stilato in sette punti: parcheggio di piazza Re Enzo troppo piccolo, divieto di scarico e carico dei clienti in vari punti di via Rizzoli e Ugo Bassi, la gestione della mobilità della stazione centrale e degli accessi al «kiss and ride», la mancanza di un percorso preferenziale stazione-Fiera, poi l’apertura serale dei T days, il passaggio dall’Archiginnasio e infine il riordino della circolazione di piazza Aldrovandi pedonale per collegare via San Vitale e Strada Maggiore. Questi ultimi due punti sembrano quelli che stanno più a cuore dei tassisti. «All’Archiginnasio già passano gli autobus, non vediamo quale sia il problema nel far passare anche noi. E piazza Aldrovandi è una ferita per la città, un disagio per tutti», dicono in coro tutte le associazioni di categoria. Secondo Cosimo Quaranta di Cna «il fatto che il kiss and ride sia vuoto dimostra che anche le auto private non riescono ad arrivarci», mentre Ermanno Simiani di Uritaxi risponde a Merola in merito alla possibilità di consentire il passaggio di taxi e bus durante i T days: «Non abbiamo mai chiesto di passare di giorno, ma solo
Niente incontro ieri con il Comune. Priolo aveva proposto un nuovo faccia a faccia per il 23, che però, dopo ieri, probabilmente salterà
I tassisti hanno creato una «mappa» del caos cittadino in 7 punti, fra cui stazione e kiss & ride, piazza Aldrovandi e l’Archiginnasio
di notte, quando non c’è nessuno. E non si tratta del punto cardine». Sulle dichiarazioni di Merola si sono scatenate le proteste del Movimento Ossigeno. Per Franco Sarti di Unica Taxi-Cgil e Mirko Bergonzoni di Uiltrasporti «adesso l’amministrazione deve prendere atto della grande partecipazione per iniziare a intervenire». Uno sciopero che ha scatenato anche le opposizioni in Comune. Per la leghista Francesca Scarano «i tassisti erano stati responsabili, avevano revocato lo sciopero, ma l’amministrazione non è stata in grado di dare nemmeno una risposta alle loro richieste». Per Marco Lisei di Forza Italia «è l’ennesimo fallimento nei confronti di un’associazione economica cittadina, anche il bando per taxi elettrici sarà un flop».