Passante, il fronte del no punta sulle urne anticipate
Seconda spedizione a Roma nel giro di due mesi. Il palazzo è sempre quello del ministero dei Trasporti, a bussare alla porta sempre i parlamentari del centrodestra e del M5S, anche il motivo dell’incontro non è cambiato: fermare il Passante di mezzo. «Abbiamo parlato con il dirigente che ha seguito la Valutazione di impatto ambientale. Ci ha detto che possiamo ancora presentare documenti, qualora non fossero arrivati al ministero. Lo faremo», spiega la senatrice della Lega Lucia Borgonzoni. I parlamentari studieranno tutte le carte del e con il comitato No al Passante ed «entro due settimane torneremo a
Roma e consegneremo tutto ciò che non è mai arrivato su quel tavolo».
«Dobbiamo rallentare i tempi della Conferenza dei servizi cercando di fermare quest’opera miope e pericolosa», dicono la deputata dei
5 Stelle Alessandra Carbonaro e il capogruppo comunale Massimo Bugani. Proprio i 5 Stelle hanno presentato un odg in Comune, bocciato dal Pd, per chiedere di sospendere tutto nell’attesa di un nuovo governo. «Se si vota a luglio, si può ancora sperare in un esecutivo che fermi quest’opera», ci spera Bugani. Palazzo d’Accursio ovviamente ha attivato tutti i suoi canali con il ministero dei Trasporti affinché l’iter dell’opera subisca un’accelerazione, a partire dalla convocazione della Conferenza dei servizi attesa entro la fine del mese fino al successivo monitoraggio pre opera. Perché in questa fase caotica, in piena crisi istituzionale, tutto può succedere. Anche per il Passante.
” Bugani Se si vota subito ci può essere un governo che lo fermi