Corriere di Bologna

«Battiti» di speranza per le startup Emil Banca scommetta sui giovani

Presentata la prima «chiamata» dell’accelerato­re d’impresa: «Vicini al territorio»

- Beppe Facchini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Emil Banca scende in campo al fianco delle startup ed è pronta a investire fino a 30.000 euro per entrare nel capitale di nuove imprese ad alto impatto ambientale e sociale.

Si chiama «Battiti» il nuovo progetto dell’istituto di credito cooperativ­o, in piena fase di fusione prevista dalla riforma delle Bcc con le sue 89 filiali in Emilia. L’obiettivo: creare percorsi di accelerazi­one personaliz­zati per startup già avviate (con servizi o prodotti in fase di testing o pronti per questo passaggio), ma che necessitan­o di un ultimo aiuto per accedere al mercato nel migliore dei modi. Accompagna­mento di sei mesi con un tutor, 60 ore di formazione, incontri di approfondi­mento anche con mentori esterni, linee di finanziame­nto e servizi bancari dedicati, opportunit­à di misurazion­e dell’impatto generato e la possibilit­à di entrare a far parte di una rete di imprendito­ri con i quali instaurare rapporti: sono le possibilit­à offerte da «Battiti», un progetto che con Emil Banca vede anche in prima linea Kilowatt, l’accelerato­re e spazio di coworking, innovazion­e e rigenerazi­one urbana nelle Serre dei Giardini Margherita, dove ieri c’è stata la prima call per il bando. Per partecipar­e c’è tempo fino al 30 giugno: basta compilare il form online sul sito dell’istituto di credito e inviarlo a startup@emilbanca.it.

Da settembre fino a febbraio ci sarà poi il percorso di accelerazi­one vero e proprio, con Emil Banca che fino ad allora avrà tutto il tempo per capire verso quali idee puntare maggiormen­te investendo fino a 30mila euro.

«Da sempre lavoriamo al fianco delle startup del territorio e negli ultimi tre anni ne abbiamo accompagna­te e sostenute davvero tante, a partire proprio da Kilowatt — ha spiegato il vicedirett­ore generale Matteo Passini —. Nel nostro Paese è molto difficile riprenders­i dopo aver sbagliato: per questo una banca legata al territorio come la nostra deve fare da volano, aiutando le nuove imprese a camminare da sole». Alla prima call di «Battiti», con numerosi giovani e non già pronti per partecipar­e, erano presenti inoltre Simona Morini, professore associato all’Università Iuav di Venezia, Simona Bielli di Nesta Italia, fondazione privata che promuove iniziative di innovazion­e tra arte, istruzione, sanità e sviluppo civile, e Giovanni Franchina fondatore di BEPART, una startup milanese che si occupa di rigenerazi­one urbana tramite realtà aumentata.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy