Corriere di Bologna

«Una città di privilegi che rendono sciocchi»

- Claudia Balbi © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Una mappa che connetta i luoghi ebraici della città e una pubblicazi­one scientific­a per il grande pubblico sul cimitero medievale di via Orfeo scoperto in novembre. Sono i due progetti lanciati ieri durante la tavola rotonda «Bologna ebraica. Storia e patrimonio della città» ospitata nella cornice simbolica del Museo della storia di Bologna alla presenza di Fabio Roversi Monaco, presidente Genus Bononiae, Marco Lombardo, assessore Relazioni europee e internazio­nali, Daniele De Paz, presidente Comunità ebraica di Bologna, Sabina Magrini, segretaria­to regionale del Mibact per l’Emilia Romagna, Guido Ottolenghi, presidente Fondazione Museo ebraico di Bologna, e gli studiosi Renata Curina, Valentina Di Stefano e Giacomo Sanzani.

Due importanti tasselli che hanno come obiettivo di fare da propulsori alla valorizzaz­ione del patrimonio ebraico in città e si inscrivono in un’ottica di costruzion­e della memoria condivisa e di arricchime­nto dell’identità storica e culturale di tutti i bolognesi, nonché di allargamen­to degli itinerari che i turisti potranno seguire all’ombra delle Due Torri. «Sui passi della Bologna ebraica» è il nome della mappa multimedia­le cartacea che comprende varie tappe a partire dalle sinagoghe di via Finzi, proseguend­o attraverso le lapidi ebraiche ospitate dal museo civico medievale, e ancora Palazzo Bocchi, l’ex Ghetto e il cimitero ebraico della Certosa e la casa di Ovadia Sforno. Tra i punti cardine del percorso l’antico si accosta a luoghi di recente costruzion­e come il memoriale della Shoa in Stazione. Un patrimonio culturale e di memoria, da animare, spiega Daniele De Paz, attraverso «la tecnologia che abbiamo in tasca con ricostruzi­oni 3D e contenuti video». De Paz promuove anche l’idea di arrivare in futuro a inserire una parte dedicata alla comunità ebraica nel museo di Palazzo Pepoli. Il progetto della mappa sarà finanziato dalla Fondazione Carisbo. Lo studio sul museo ebraico medievale di via Orfeo, realizzato grazie al lavoro di un gruppo di ricerca che ha visto lavorare insieme Soprintend­enza archeologi­ca, Comunità ebraica, ricercator­i indipenden­ti e il dipartimen­to di scienze biologiche, geologiche e ambientali della professore­ssa Maria Giovanna Belcastro dell’Università di Bologna, pubblicato con il sostegno economico della Fondazione Del Monte, sarà intitolato «Il cimitero ebraico di Bologna: Un percorso tra memoria e valorizzaz­ione».

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