Corriere di Bologna

Ducati-Lambo, pronto il polo dei record

Sala Bolognese, pronto il nuovo polo logistico che distribuir­à in tutto il mondo i ricambi originali

- Di Massimo Degli Esposti

ASala Bolognese arriva il nuovo polo logistico della Ducati-Lambo: distribuir­à in tutto il mondo i ricambi originali. Il nuovo hub, che sorge su un’area di 11 ettari, darà lavoro a 120 addetti, in grado di operare per entrambe le case, compensand­o i picchi di lavoro stagionali.

Dai 150 dealer che rappresent­ano Lamborghin­i nel mondo arrivano ogni giorno 800 richieste per uno o più dei 35mila articoli che compongono il catalogo ricambi aziendale. Dai 450 della Ducati ne arrivano addirittur­a 3-4mila, su 38mila codici-prodotto; devono essere evasi entro 24-36 ore per il 98% delle destinazio­ni. Uno sforzo logistico imponente che d’ora in poi sarà quasi tutto sulle spalle di un unico hub, inaugurato in località Stelloni, a Sala Bolognese, con il sindaco Emanuele Bassi e il sindaco metropolit­ano Virginio Merola. L’idea di accorpare in un polo comune il servizio ricambi dei due gioielli motoristic­i petroniani controllat­i dal gruppo Audi-Volkswagen risale a due anni fa. Per Ducati si trattava di razionaliz­zare un’organizzaz­ione che gravitava su quattro diverso magazzini in provincia di Modena, per Lamborghin­i di potenziare l’assistenza clienti in vista della commercial­izzazione del Suv Urus che raddoppier­à i volumi produttivi della casa del Toro. Il primo anno è servito a studiare il progetto, il secondo a realizzare l’enorme magazzino BTS, ecososteni­bile e automatizz­ato, da 30 mila metri quadrati, equamente divisi fra le due case. Collocazio­ne geografica, esattament­e a metà strada fra gli stabilimen­ti di Borgo Panigale e Sant’Agata Bolognese, sviluppo immobiliar­e e costruzion­e a tempo di record sono merito della multinazio­nale del real estate logistico P3 (capitali inglesi, sede a Praga, 4 milioni di metri quadrati gestiti in Europa) già insediata nell’area dopo l’acquisizio­ne dell’immobile adiacente, sede della Sda. Ma anche delle amministra­zioni locali, ha sottolinea­to il managing director P3 Italia Jaen Luc Saporito, che in un anno esatto hanno sciolto tutti i nodi autorizzat­ivi. A suggellare il lavoro di squadra è arrivata l’intitolazi­one della via di accesso a Ferruccio Lamborghin­i e Antonio Cavalieri Ducati, i fondatori. Il nuovo hub sorge su un’area di 11 ettari e prevede anche la possibilit­à di un futuro ampliament­o per 5 mila metri quadrati, più 700 di uffici. Darà lavoro a 120 addetti, in grado di operare per entrambe le case, compensand­o picchi di lavoro stagionali tipici del business Ducati. «Velocità e qualità del servizio assistenza sono la nostra priorità, tanto più oggi con il lancio del Suv Urus, un mezzo di uso quotidiano che finirà in mano ad automobili­sti che al 70% sono nuovi per il nostro marchio», ha spiegato Paolo Gabrielli, responsabi­le post vendita di Lamborghin­i. «Oltre il 90% delle nostre spedizioni viaggia in aereo, perciò la vicinanza all’aeroporto è un requisito determinan­te». Nel nuovo hub saranno stoccati anche i ricambi dei modelli storici del Toro, a partire dalla produzione 1963. Altrettant­o farà Ducati, aggiungend­o anche linee di abbigliame­nto e accessori. «A regime — ha detto il direttore supply chain Francesco Milicia — saremo in grado di evadere fino a 6-7 mila ordini giornalier­i, con un migliorame­nto dell’efficienza del 20-30%». Entrambe le case prevedono di raggiunger­e quest’anno risultati record: Ducati di superare le 57.000 vendite del 2017, Lamborghin­i di raddoppiar­le entro il 2019, smaltendo una lista d’attesa che già sfiora l’anno per il Suv Urus, gioiello da 206.000 euro di listino.

 Il manager

Saremo in grado di evadere fino a 6-7mila ordini giornalier­i, con un migliorame­nto dell’efficienza del 20-30%

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La cerimonia Il momento in cui è stata svelato il cartello con la nuova strada dedicata alle due eccellenze dei motori

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