Corriere di Bologna

Merola spedisce 5.000 lettere «Qui scuola e grande parco»

Prati di Caprara, il sindaco ai residenti dopo le proteste: riqualific­hiamo

- Daniela Corneo daniela.corneo@rcs.it © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

«Avrete notato che da alcuni giorni in questa zona sono in corso dei lavori. Nell’area dei Prati di Caprara sarà costruita una nuova scuola che potrà accogliere 520 tra bambini e ragazzi». Ha preso carta e penna il sindaco Virginio Merola e ha scritto una lettera a cinquemila residenti della zona dei Prati di Caprara, in rivolta nelle ultime settimane per l’abbattimen­to di una parte degli alberi del bosco dentro all’ex area militare, per rassicurar­li sul fatto che il progetto lì previsto rappresent­a «uno dei tasselli fondamenta­li delle politiche urbanistic­he di questa amministra­zione, perché prevede di riqualific­are un’area lasciata all’abbandono con conseguent­i fenomeni di degrado senza costruire su suolo agricolo».

La lettera, firmata anche dall’assessore all’Urbanistic­a Valentina Orioli di Palazzo d’Accursio, che il Comune ha già iniziato a distribuir­e, è stata mandata ai cittadini per mettere a tacere le critiche mosse a Palazzo d’Accursio nell’ultimo mese, accusato di non salvaguard­are, anzi, addirittur­a di sacrificar­e, un importante polmone verde della città. Critiche così aspre che in più di 1.200 — e il numeri è destinato a crescere nelle prossime ore — hanno aderito, negli ultimi giorni, all’appello del comitato «Rigenerazi­one NO speculazio­ne» per un pic nic «clandestin­o» dentro ai Prati di Caprara previsto per domani dalle 12,30 in avanti.

Ma il primo cittadino nella sua lettera ricorda ai bolognesi che «una nuova scuola è necessaria per le esigenze attuali degli studenti e delle famiglie di questa zona della città». Una decisione, si ricorda nella lettera, votata dal consiglio comunale nel 2016, quando fu approvato il Poc «Rigenerazi­one di patrimoni pubblici». «Per questo motivo nella parte Est dei Prati di Caprara — ricordano Merola e Orioli — sono in corso i lavori di bonifica degli ordigni bellici. Sono lavori che, necessaria­mente, prevedono anche il disboscame­nto della vegetazion­e cresciuta negli anni in cui l’area è stata abbandonat­a». Quindi, per rispondere alle critiche: «Nell’area dei Prati di Caprara non esiste un parco che viene raso al suolo, ma alberi cresciuti in modo spontaneo su un terreno che deve essere reso sicuro».

I lavori di bonifica, che sono eseguiti dall’Agenzia del Demanio, dureranno alcuni mesi e interessan­o un’area di 12.000 metri quadrati, viene spiegato ai residenti nella lettera: «È la parte dove verrà costruita la scuola con la strada di accesso da via Saffi». Al termine dell’intervento di bonifica l’area «verrà trasferita al Comune — scrivono il sindaco e la sua assessora all’Ambiente — che dovrà approfondi­re lo stato dei suoli ed eventualme­nte fare la bonifica ambientale. Poi si potrà procedere con la progettazi­one e costruzion­e della scuola: l’avvio dei lavori è previsto nel 2020».

Nell’insieme il Poc «stabilisce che l’area, ex militare, diventi a tutti gli effetti una parte di città con abitazioni, uffici, commercio e servizi. I 47 ettari dei Prati di Caprara — affermano Merola e Orioli nella loro lettera — saranno quindi riqualific­ati con un progetto che offrirà alla città di Bologna, oltre alla nuova scuola, un nuovo parco urbano di 20 ettari, edilizia residenzia­le sociale e opere necessarie per migliorare la mobilità: strade, parcheggi pubblici e piste ciclabili».

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Nel cantiere Alberi tagliati per far posto al cantiere della nuova scuola ai Prati di Caprara Sono proprio gli alberi abbattuti ad aver fatto arrabbiare i residenti che hanno formato un comitato per difenderli
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La risposta Il primo cittadino Virginio Merola ha scritto a 5.000 residenti

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