Corriere di Bologna

CONSERVARE E RINNOVARE

- di Marco Marozzi

Ora o mai più. Bologna e l’Emilia rosse hanno una chance per essere finalmente riferiment­o nazionale. Fare il pci. In minuscolo. Il partito conservato­re italiano. Poi lo chiamino come vogliono, può essere il titolo del secondo libro di Virginio Merola e Andrea De Maria. Il primo si chiamava «Insieme», plagio del Prodi vincente, anticipo dei sedicenti prodianire­nziani perdenti.

Conservazi­one? Sinistra unita, di governo, convinta che antiche divisioni resistano. Destra, sinistra, Europa. Le motivino, guardando a Sanders e Corbyn, anche se hanno vinto Trump e May. È un mondo da cambiare, non solo da (non) interpreta­re. La sinistra perde dappertutt­o, dal «rinnegato» Macron ad Angela Merkel che costringe all’alleanza i socialdemo­cratici eterni secondi.

La chance è offerta dal probabile governo romano 5 Stelle-Lega. La possibilit­à di conservare nel rinnovamen­to: mito di Togliatti, Berlinguer, del maltrattat­o Occhetto della Bolognina. Il cuperliano­renziano De Maria sul Corriere di Bologna chiama al ritorno a casa degli elettori di sinistra che hanno votato Grillo. L’ex sindaco di Marzabotto cosa propone, oltre l’ennesima assemblea rifondativ­a del Pd? Quale governo? Lui ha detto no a Di Maio prima di ogni trattativa e di ogni riunione collegiale. Sicuro che il futuribile Di MaioSalvin­i sia il governo più di destra d’Italia? E Scelba, Tambroni, i morti di Reggio Emilia, Berlusconi-Previti? Il reddito di cittadinan­za, l’attacco alla legge Fornero, la lotta alla tratta degli immigrati sono «di destra» per quello che il Pd sogna «il popolo di sinistra»?

A Roma il Pd — dopo D’Alema, Amato, Monti, Letta, Renzi, Gentiloni — pensa che l’opposizion­e sia pagante. Da queste parti avviene il contrario: deve mostrare che governare da sempre è un bene. A giugno si vota a Imola, nel 2019 in Regione. Grillo può perdere voti da chi pensa (di nuovo) che la sinistra sia il meno peggio. Ma a vincere dappertutt­o ora è la Lega, «costola della sinistra» secondo uno storico D’Alema. Con radicament­o sociale fra rivolta e governabil­ità. Non sono i grillini di Roma e Torino. Padania è invenzione di Guido Fanti e Gianfranco Miglio, filosofo futuro inventore della Lega. Nel 1951 a parlare di partito conservato­re e comunista fu il modenese Antonio Delfini, intellettu­ale visionario. Proponeva un’Italia che nasceva dall’«autonomia» politica di ogni regione.

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