Corriere di Bologna

Andava a scuola Rapinato con il coltello

- Centuori

È stato avvicinato da due uomini sulla scalinata del Pincio, gli hanno puntato un coltello alla gola e al fianco e si sono fatti consegnare il portafogli e il cellulare. La vittima, un 15enne del «Sabin», sotto choc, quando è arrivato in classe ha chiamato la polizia. Indaga la Mobile.

Stava andando a scuola poco prima delle otto, mancava poco al suono della campanella, ma durante il tragitto un 15enne è stato fermato e minacciato da due uomini che gli hanno rubato il portafogli e il cellulare. È accaduto venerdì mattina, sulle scalinate del Pincio. La vittima, uno studente del liceo «Sabin» di via Matteotti, come ogni mattina è arrivato in città per andare a scuola, iscritto al secondo anno dell’istituto superiore. Lo stesso tragitto di tutte le mattine, attraversa­ndo il parco della Montagnola e poi giù per la scalinata del Pincio fino ad attraversa­re i viali. Venerdì due uomini stranieri, descritti dal 15enne come maghrebini, prima lo hanno seguito per qualche metro, poi lo hanno avvicinato. Il tempo di fermarsi e i due uomini gli hanno puntato due coltelli, uno alla gola e l’altro al fianco: «Dacci tutto quello che hai o ti buchiamo». Questione di secondi e il ragazzo, impaurito, non ha tentato di opporsi, ha preso il suo zainetto, lo ha aperto e ha consegnato il portafogli, con 140 euro all’interno, ma loro non contenti hanno voluto anche lo smartphone. Il 15enne glielo ha consegnato e a quel punto, quando i due hanno mollato la presa, è fuggito via. È arrivato sotto choc in classe e ha raccontato tutto prima ai suoi amici e poi alla professore­ssa con cui era appena iniziata la lezione. Gli hanno prestato un cellulare e il ragazzo, ancora scosso ha chiamato la polizia ed ha avvisato i genitori di cosa gli fosse appena capitato. Quando è arrivata la Volante, lo studente era all’interno del cortile della scuola assieme alla professore­ssa ad attendere gli agenti per sporgere denuncia. Sull’episodio indaga la Mobile. Al di là dell’accento straniero, del colore della pelle, in quegli attimi concitati il ragazzo non è riuscito a riferire dettagli in più. Se non che i due gli erano sembrati molto giovani. E sulla rapina in Montagnola — non più tardi di un paio di settimane fa è stato rapinato verso sera un altro ragazzo, a cui era stato spruzzato lo spray al peperoncin­o negli occhi — è intervenut­a la senatrice della Lega Nord Lucia Borgonzoni che ha depositato una interrogaz­ione parlamenta­re proprio sulla sicurezza nel parco della Montagnola, da tempo oggetto di polemiche: «È inaccettab­ile quello che è successo. È la dimostrazi­one delle politiche fallimenta­ri, per modalità, messe in campo fino ad oggi dal Comune». All’interno del parco sono continui i blitz delle forze dell’ordine con i cani antidroga; ci sono identifica­zioni e arresti, oltre alla disposizio­ne del mini-daspo, il provvedime­nto a firma del prefetto Matteo Piantedosi contro lo spaccio.

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