Studenti e spacciatori L’appartamento bazar
Da insospettabili studenti fuorisede a spacciatori di marijuana: quattro ragazzi tra i 21 e i 24 anni sono stati arrestati in flagranza di reato giovedì pomeriggio dai carabinieri della compagnia di San Lazzaro, che si trovavano in via Massarenti per un servizio di controllo. Nell’appartamento di due dei quattro sono stati rinvenuti 2.500 euro in contanti e quasi 800 grammi di marjuana, nascosta in diversi pacchetti rinvenuti, dopo la perquisizione domiciliare, tra un armadio, un cassetto e un pouf. Altri 628 grammi sono stati rinvenuti in una busta che gli altri due, un ventunenne albanese residente a Cesena e un coetaneo di Cesenatico, stavano trasportando nel bagagliaio della loro macchina dopo essere scesi dall’appartamento al primo piano di via Massarenti. I carabinieri avevano notato un andirivieni insolito già dal pomeriggio e hanno predisposto un servizio di osservazione e pedinamento: ogni volta che qualcuno citofonava, prima di aprire, dalla finestra al primo piano qualcuno si affacciava a controllare. Intorno alle 21 hanno citofonato i due 21enni che poco dopo sono scesi con una grossa busta tra le mani che hanno riposto nel bagagliaio sotto alcuni vestiti. I militari li hanno fermati e hanno trovato il panetto da 628 grammi di marjuana nella busta. Subito dopo sono saliti al primo piano e, una volta entrati nel soggiorno, oltre a un forte odore di marjuana, hanno trovato dieci ragazzi e due ragazze e numerosi involucri di sostanza già pronti per essere smerciati. Nei confronti dei due giovani coinquilini dell’appartamento, un 24enne bolognese e un 21enne di Sassari studente dell’Alma Mater, è scattata quindi la perquisizione che ha dato esito positivo. I 2.500 euro, in tagli da 50 da 20 e da 10, erano stati nascosti dal 24enne bolognese nei boxer, mentre nella scrivania del giovane sardo era nascosto un bilancino di precisione. I quattro sono stati arrestati per detenzione ai fini di spaccio e ieri mattina sono stati accompagnati in Tribunale per il processo per direttissima. Nel cortile di via Farini, si ì radunata un’inedita piccola folla di supporto fatta di amici ventenni e familiari. Una mamma ha azzardato un selfie da postare sui social «per far vedere che bravi amici ha mio figlio», in attesa della decisione del giudice, che ha disposto la custodia ai domiciliari per i quattro in attesa del processo rinviato a martedì. Per i ragazzi, che dovranno rispondere dell’accusa di spaccio di stupefacenti, è stata esclusa l’applicabilità della lieve entità del reato, vista la significativa quantità di sostanza di cui sono stati trovati in possesso.