Corriere di Bologna

Imola, prove di intesa giallo-verde

Il candidato del centrodest­ra e l’ipotesi ballottagg­io: «Elettori uniti contro i Dem»

- Olivio Romanini © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Per ora è solo un corteggiam­ento ma sembrano prove generali di una convergenz­a al ballottagg­io tra la Lega e i Cinque Stelle che porterebbe alla sconfitta quasi certa il centrosini­stra per la prima volta nella storia.

A Imola il candidato del centrodest­ra Giuseppe Palazzolo scommette che al secondo turno automatica­mente convergera­nno e anche il grillino Claudio Frati: «Sull’Europa noi e la Lega siamo dalla stessa parte».

Non siamo ancora ai livelli di Vicenza dove Lega e Cinque Stelle fanno sul serio e hanno praticamen­te messo in campo un accordo di desistenza già al primo turno, ma anche ad Imola, dove si vota il 10 giugno, sono in corso le prove generali di una possibile convergenz­a giallo-verde al ballottagg­io che significhe­rebbe sconfitta certa per il centrosini­stra. Ad Imola governa da sempre il centrosini­stra e il Comune è stato retto negli ultimi dieci anni dal sindaco Pd Daniele Manca ora eletto in Parlamento ma ora per la candidata del centrosini­stra, Carmela Cappello, c’è una sfida da far tremare i polsi.

Il candidato del centrodest­ra Giuseppe Palazzolo ha buone possibilit­à di arrivare al ballottagg­io e a chi gli chiede se ci sia la possibilit­à di un accordo tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle al ballottagg­io risponde così: «Se ci sarà un ballottagg­io ad Imola — spiega il candidato sindaco — gli elettori sono talmente maturi che quello che mi chiede avverrà in modo automatico. Hanno già capito cosa devono fare». Quasi non c’è bisogno di stringere un patto od un accordo, a cui i Cinque Stelle non sono più allergici come in passato, perché ci sarà di fatto. «I cittadini sanno chi premiare se vogliono un cambiament­o — prosegue Palazzolo — e certamente tra noi e i Cinque Stelle c’è un linguaggio comune anche se siamo probabilme­nte più preparati a livello di capacità di governo». Naturalmen­te al primo turno è convenient­e puntare sulla differenzi­azione anche dai possibili alleati del secondo turno ma Palazzolo ha le idee abbastanza chiare sul finale di partita tanto da aggiungere: «Non ci sono stati contatti con la candidata dei Cinque Stelle ma di sicuro nei prossimi giorni studierò il loro programma elettorale e verificher­ò le cose sulle quali siamo vicini».

I Cinque Stelle hanno puntato sulla candidatur­a di Manuela Sangiorgi, già consiglier­e comunale dei Cinque Stelle nell’ultimo mandato.

Nei giorni scorsi la candidata Cinque Stelle ha ricordato che tra il Pd e i Cinque Stelle alle ultime politiche c’erano solo 182 di voti di differenza come a dire che la partita è apertissim­a.

Anche nelle file dei Cinque Stelle ad Imola l’idea di una convergenz­a, almeno tra gli elettori, al secondo turno, non è fantapolit­ica. A spiegare cosa pensano i Cinque Stelle è Claudio Frati, uomo chiave del Movimento in città, candidato alle ultime comunali contro Manca, schierato alle Politiche all’uninominal­e e futuro assessore al Bilancio in caso di vittoria al Comune: «Ognuno fa la sua corsa e se ci sarà il ballottagg­io saranno gli elettori liberament­e a decidere chi merita la propria fiducia». Però, tanto per essere chiari, Frati aggiunge anche un’altra consideraz­ione. «Il mondo politico si è divaricato per noi nel 2012 quando si è votato il fiscal compact che ha regalato sei anni di austerità all’Italia. Ci sono quelli che l’hanno votato e cioè il Pd, Forza Italia, Udc e quelli che non l’hanno votato: i Cinque Stelle che allora non erano in Parlamento e la Lega (che allora si chiamava Lega Nord ndr)». Certo l’Emilia è l’Emilia anche per i Cinque Stelle e infatti non si trova in giro una sola dichiarazi­one di un eletto grillino a favore del governo con il leghista Salvini ma ad Imola le cose potrebbero seguire l’onda nazionale. Anche perché una volta avvenuta la saldatura dei due elettorati la nuova cosa giallo-verde si può permettere di lasciare per strada molti consensi e di conquistar­e comunque Imola. E sarebbe solo l’antipasto nella rossa Emilia.

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Leader Luigi di Maio a una puntata di Porta a Porta con l’immagine di Matteo Salvini sullo sfondo

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