Imola, prove di intesa giallo-verde
Il candidato del centrodestra e l’ipotesi ballottaggio: «Elettori uniti contro i Dem»
Per ora è solo un corteggiamento ma sembrano prove generali di una convergenza al ballottaggio tra la Lega e i Cinque Stelle che porterebbe alla sconfitta quasi certa il centrosinistra per la prima volta nella storia.
A Imola il candidato del centrodestra Giuseppe Palazzolo scommette che al secondo turno automaticamente convergeranno e anche il grillino Claudio Frati: «Sull’Europa noi e la Lega siamo dalla stessa parte».
Non siamo ancora ai livelli di Vicenza dove Lega e Cinque Stelle fanno sul serio e hanno praticamente messo in campo un accordo di desistenza già al primo turno, ma anche ad Imola, dove si vota il 10 giugno, sono in corso le prove generali di una possibile convergenza giallo-verde al ballottaggio che significherebbe sconfitta certa per il centrosinistra. Ad Imola governa da sempre il centrosinistra e il Comune è stato retto negli ultimi dieci anni dal sindaco Pd Daniele Manca ora eletto in Parlamento ma ora per la candidata del centrosinistra, Carmela Cappello, c’è una sfida da far tremare i polsi.
Il candidato del centrodestra Giuseppe Palazzolo ha buone possibilità di arrivare al ballottaggio e a chi gli chiede se ci sia la possibilità di un accordo tra la Lega e il Movimento Cinque Stelle al ballottaggio risponde così: «Se ci sarà un ballottaggio ad Imola — spiega il candidato sindaco — gli elettori sono talmente maturi che quello che mi chiede avverrà in modo automatico. Hanno già capito cosa devono fare». Quasi non c’è bisogno di stringere un patto od un accordo, a cui i Cinque Stelle non sono più allergici come in passato, perché ci sarà di fatto. «I cittadini sanno chi premiare se vogliono un cambiamento — prosegue Palazzolo — e certamente tra noi e i Cinque Stelle c’è un linguaggio comune anche se siamo probabilmente più preparati a livello di capacità di governo». Naturalmente al primo turno è conveniente puntare sulla differenziazione anche dai possibili alleati del secondo turno ma Palazzolo ha le idee abbastanza chiare sul finale di partita tanto da aggiungere: «Non ci sono stati contatti con la candidata dei Cinque Stelle ma di sicuro nei prossimi giorni studierò il loro programma elettorale e verificherò le cose sulle quali siamo vicini».
I Cinque Stelle hanno puntato sulla candidatura di Manuela Sangiorgi, già consigliere comunale dei Cinque Stelle nell’ultimo mandato.
Nei giorni scorsi la candidata Cinque Stelle ha ricordato che tra il Pd e i Cinque Stelle alle ultime politiche c’erano solo 182 di voti di differenza come a dire che la partita è apertissima.
Anche nelle file dei Cinque Stelle ad Imola l’idea di una convergenza, almeno tra gli elettori, al secondo turno, non è fantapolitica. A spiegare cosa pensano i Cinque Stelle è Claudio Frati, uomo chiave del Movimento in città, candidato alle ultime comunali contro Manca, schierato alle Politiche all’uninominale e futuro assessore al Bilancio in caso di vittoria al Comune: «Ognuno fa la sua corsa e se ci sarà il ballottaggio saranno gli elettori liberamente a decidere chi merita la propria fiducia». Però, tanto per essere chiari, Frati aggiunge anche un’altra considerazione. «Il mondo politico si è divaricato per noi nel 2012 quando si è votato il fiscal compact che ha regalato sei anni di austerità all’Italia. Ci sono quelli che l’hanno votato e cioè il Pd, Forza Italia, Udc e quelli che non l’hanno votato: i Cinque Stelle che allora non erano in Parlamento e la Lega (che allora si chiamava Lega Nord ndr)». Certo l’Emilia è l’Emilia anche per i Cinque Stelle e infatti non si trova in giro una sola dichiarazione di un eletto grillino a favore del governo con il leghista Salvini ma ad Imola le cose potrebbero seguire l’onda nazionale. Anche perché una volta avvenuta la saldatura dei due elettorati la nuova cosa giallo-verde si può permettere di lasciare per strada molti consensi e di conquistare comunque Imola. E sarebbe solo l’antipasto nella rossa Emilia.