«Solo nove letti e ogni anno 350 adolescenti»
È di qualche giorno fa, l’allarme lanciato su queste pagine dal professor Emilio Franzoni. «È vero che nella trappola dell’anoressia ci cade lo 0,5 o lo 0,8 per cento delle adolescenti — dichiarava al Corriere di Bologna il luminare di neuropsichiatria infantile — ma è anche vero che il fenomeno comincia a interessare i maschi e ci si ammala sempre più presto (anche a 10 anni) e centri come il nostro al Sant’Orsola scoppiano: arrivano fino a 350 adolescenti dai 12 ai 24 anni ogni anno, anche la fascia fino ai 12 anni è sempre più in emergenza e non riusciamo a prendere in carico tutti in tempo per una cura efficace, e abbiamo solo fino a 9 posti letto».
Il direttore sanitario del Policlinico Sant’Orsola Giambattista Spagnoli — interpellato sul tema — non nasconde che esistano fragilità nella pur ampia rete messa in piedi dalla Regione per i disturbi del comportamento alimentare, ma fa notare come «a seconda dell’acuzia, la rete dovrebbe assicurare risposte diverse in momenti e gradi diversi del disturbo: noi in ospedale, e quando dico “noi” parlo anche di me e di Franzoni che si fa carico di tanti oneri, tendiamo a voler risolvere tutto con le sole nostre forze ma non possiamo: e con due letti in più non risolviamo certo la situazione».
Valentino Di Pisa, presidente della Fanep, onlus fondata dallo stesso Franzoni che da 35 anni aiuta anche giovani pazienti alle prese con disturbi del comportamento alimentare, rilancia: «Il nostro sogno è poter investire nella degenza post ospedaliera creando una struttura ad hoc,