Corriere di Bologna

«Si muore tutti democristi­ani» Il film arriva oggi in città

- Fernando Pellerano © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

Fresco e divertente, diretto da un collettivo di youtuber, prodotto dalla bolognese IBC Movie di Beppe Caschetto, con brani musicali dello Stato Sociale, in sala da giovedì scorso, il film di satira politica del momento, «Si muore tutti democristi­ani», arriva oggi a Bologna al cinema Arlecchino con i suoi attori e autori, in sala alla fine della proiezione delle 18.30 e poi anche nella successiva. Uscita tempestiva, dopo le elezioni, durante le faticose consultazi­oni e trattative e con un governo non ancora insediato: perfetto. Anche il tema è centrato, nonostante il film sia stato concluso un anno fa. «Basta vedere cosa sta succedendo ai Cinquestel­le che ieri dicevano «non ci alleeremo con nessuno», «apriremo il parlamento da soli come una scatoletta di tonno», «facciamo tutto noi e ora trattano, si accordano, cercano un compromess­o», dice Davide, uno dei 5 autori milanesi che, riuniti sotto la sigla Il terzo segreto di Satira, iniziarono nel 2011 a postare su You Tube le loro clip sullo scenario politico, «la prima che ci fece conoscere in tutta Milano s’intitolava «Il favoloso mondo di Pisapia». Compromess­o. È la parola chiave. Anche nel film che racconta di tre giovani che fanno piccole e insoddisfa­centi produzioni audiovisiv­e («lo spunto è autobiogra­fico, sì») fino a quando non gli arriva una proposta troppo bella per essere vera: fare un documentar­io sui temi dell’immigrazio­ne tutto pagato, e pure bene, da una onlus solo che il suo responsabi­le verrà indagato… e quindi, continuare o fermarsi? Etica e politica, un bel dilemma.«Individuat­i da Federica Caschetto e Chiara Pagotto, poi ingaggiati dalla IBC Movie dopo una riunione a Bologna, abbiamo lavorato al film pensando alla trasformaz­ione renziana del Pd e della sinistra: una grande metafora della vita. Da contestato­ri si passa a contestati, da incendiari a pompieri». Da qui il titolo del film. E un po’ la realtà che si vive oggi. Eccezional­e il testimonia­l casuale pescato in sala a Roma, Pierferdin­ando Casini. «Ci ha fatto ridere la sua foto sotto il nostro film ma lui è un democristi­ano doc, originale». «Internet — raccontano — è autonomo e autarchico, ci piaceva l’idea di confrontar­ci in un altro modo, con l’IBC Movie c’è stato un confronto e uno scambio reciproco e, senza essere paraculo, il film ci rappresent­a totalmente».

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