LA CITTÀ VERDE CONVERSAZIONI DEL FAI
Domani l’incontro con il sottosegretario al Mibact Ilaria Borletti Buitoni e il direttore della Fondazione Villa Ghigi Mino Petazzini Verrà presentata la Carta del paesaggio per promuovere la tutela del patrimonio naturale come impegno legato agli obbligh
I paesaggi italiani costituiscono uno straordinario fattore di identità per i territori e i loro abitanti, un patrimonio nel quale è possibile leggere il racconto di «chi siamo e chi eravamo». La lettura delle trasformazioni intercorse è però spesso la prova di come il paesaggio sia stato modificato in modo casuale e senza alcuna valutazione dei danni permanenti che si sarebbero prodotti, assegnando al nostro Paese un triste primato in termini di abusivismo, cementificazione delle coste, degrado urbano e consumo di suolo. Sono queste le riflessioni che hanno portato alla stesura della «Carta nazionale del paesaggio», sintesi di un percorso avviato dal sottosegretario del Mibact, Ilaria Borletti Buitoni, con gli Stati Generali del paesaggio e l’Osservatorio nazionale del Paesaggio. Un documento di cui lei stessa parlerà domani a Bologna, alle 17,30 all’Oratorio San Filippo Neri nell’ultimo incontro del ciclo di conferenze «Le conversazioni del Fai». Una carta che si rivolge a quanti avranno future responsabilità di governo indicando una strategia nazionale per il paesaggio. «Il nostro obiettivo — sottolinea la Borletti Buitoni — è sollecitare le istituzioni affinché provvedano a tradurre in mirate politiche e normative quanto puntualmente indicato dalla Carta, nella speranza che il paesaggio venga finalmente messo al centro di tutte quelle politiche pubbliche che vogliono contribuire a uno sviluppo sostenibile e a migliorare la qualità della vita dei cittadini incidendo sul contesto in cui vivono». La Carta indica strategie per governare il paesaggio, per promuovere una cultura che lo riconosca come valore primario e che comprenda come un luogo ben tutelato può contribuire anche alla lotta alla criminalità, perché un luogo degradato ha un’incidenza anche sui comportamenti sociali. Un punto di partenza per riflettere su un tema irrinunciabile come la tutela del paesaggio, anche a partire da alcune straordinarie esperienze curate dal Fai in ambito nazionale. La Borletti Buitoni dialogherà con Mino Petazzini, direttore della Fondazione Villa Ghigi, de «I luoghi verdi di Bologna e la tutela del paesaggio», nell’incontro coordinato da Costanza Pratesi dell’Ufficio Paesaggio e Patrimonio del Fai. Nelle sue varie attività educative, divulgative e gestionali, la Fondazione Villa Ghigi, nell’arco di quattro decenni, ha intercettato tanti luoghi verdi di Bologna, noti e meno noti, che nell’insieme sono la rappresentazione, in parte ancora da conquistare, di un equilibrato rapporto tra città, verde pubblico e privato.