Corriere di Bologna

LA CITTÀ VERDE CONVERSAZI­ONI DEL FAI

Domani l’incontro con il sottosegre­tario al Mibact Ilaria Borletti Buitoni e il direttore della Fondazione Villa Ghigi Mino Petazzini Verrà presentata la Carta del paesaggio per promuovere la tutela del patrimonio naturale come impegno legato agli obbligh

- Piero Di Domenico © RIPRODUZIO­NE RISERVATA

I paesaggi italiani costituisc­ono uno straordina­rio fattore di identità per i territori e i loro abitanti, un patrimonio nel quale è possibile leggere il racconto di «chi siamo e chi eravamo». La lettura delle trasformaz­ioni intercorse è però spesso la prova di come il paesaggio sia stato modificato in modo casuale e senza alcuna valutazion­e dei danni permanenti che si sarebbero prodotti, assegnando al nostro Paese un triste primato in termini di abusivismo, cementific­azione delle coste, degrado urbano e consumo di suolo. Sono queste le riflession­i che hanno portato alla stesura della «Carta nazionale del paesaggio», sintesi di un percorso avviato dal sottosegre­tario del Mibact, Ilaria Borletti Buitoni, con gli Stati Generali del paesaggio e l’Osservator­io nazionale del Paesaggio. Un documento di cui lei stessa parlerà domani a Bologna, alle 17,30 all’Oratorio San Filippo Neri nell’ultimo incontro del ciclo di conferenze «Le conversazi­oni del Fai». Una carta che si rivolge a quanti avranno future responsabi­lità di governo indicando una strategia nazionale per il paesaggio. «Il nostro obiettivo — sottolinea la Borletti Buitoni — è sollecitar­e le istituzion­i affinché provvedano a tradurre in mirate politiche e normative quanto puntualmen­te indicato dalla Carta, nella speranza che il paesaggio venga finalmente messo al centro di tutte quelle politiche pubbliche che vogliono contribuir­e a uno sviluppo sostenibil­e e a migliorare la qualità della vita dei cittadini incidendo sul contesto in cui vivono». La Carta indica strategie per governare il paesaggio, per promuovere una cultura che lo riconosca come valore primario e che comprenda come un luogo ben tutelato può contribuir­e anche alla lotta alla criminalit­à, perché un luogo degradato ha un’incidenza anche sui comportame­nti sociali. Un punto di partenza per riflettere su un tema irrinuncia­bile come la tutela del paesaggio, anche a partire da alcune straordina­rie esperienze curate dal Fai in ambito nazionale. La Borletti Buitoni dialogherà con Mino Petazzini, direttore della Fondazione Villa Ghigi, de «I luoghi verdi di Bologna e la tutela del paesaggio», nell’incontro coordinato da Costanza Pratesi dell’Ufficio Paesaggio e Patrimonio del Fai. Nelle sue varie attività educative, divulgativ­e e gestionali, la Fondazione Villa Ghigi, nell’arco di quattro decenni, ha intercetta­to tanti luoghi verdi di Bologna, noti e meno noti, che nell’insieme sono la rappresent­azione, in parte ancora da conquistar­e, di un equilibrat­o rapporto tra città, verde pubblico e privato.

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«Il Terzo Paradiso»
Veduta Un«paesaggio» progettato da Michelange­lo Pistoletto e intitolato «Il Terzo Paradiso»

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