UN ORGOGLIO DA ONORARE
L’unica riforma di struttura avvenuta in Italia è quella di superamento degli ospedali psichiatrici e di creazione dei servizi alternativi nella comunità locale. Sono stati chiusi oltre centomila posti-letto e istituiti i dipartimenti di salute mentale in ogni territorio nazionale. La legge 180 del maggio 1978 (poi parte integrale della riforma sanitaria del dicembre dello stesso anno) segna una rivoluzione scientifica, istituzionale e sociale perché sancisce la salute e la salute mentale come diritti universali. È una legge unica al mondo che introduce l’assistenza gratuita a tutti i cittadini per l’intero arco della vita e prevede appunto la chiusura degli ospedali psichiatrici. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) riconosce il Servizio sanitario italiano come valido riferimento e fondamentale indicazione per gli altri Paesi.
Il Comune e l’allora Provincia di Bologna sono stati gli antesignani di una simile svolta. Le prime esperienze di messa in discussione delle istituzioni segreganti vengono avviate nel territorio emiliano agli inizi degli anni Sessanta. Nel 1964 la Provincia di Bologna organizza il convegno internazionale «Processo al manicomio», dal significativo sottotitolo: nuovi orientamenti e moderne tecniche dell’assistenza psichiatrica ospedaliera ed extraospedaliera. All’epoca la critica viene estesa agli orfanotrofi, proponendo servizi alternativi come la Casa famiglia, nonché alla Scuola speciale e alle classi differenziali, dove venivano inseriti i ragazzi con problemi di comportamento o disabilità, ottenendo nel 1976 la loro chiusura con l’inserimento nella scuola normale. Negli anni ’70 si sviluppa in Emilia-Romagna un movimento democratico, a cui aderiscono numerosi professionisti, operatori, studenti, intellettuali e cittadini, che porterà alla nascita a Bologna di Psichiatria democratica nazionale con la nomina a primo segretario di Gianfranco Minguzzi, docente di Psicologia dell’Università di Bologna. Sono gli anni della collaborazione di Minguzzi con Franco Basaglia, che porterà alla nascita del progetto di fondazione scientifica della psichiatria, psicologia e delle scienze affini. Con il convegno di Arezzo del 1976 Basaglia diviene segretario di Psichiatria democratica e leader carismatico che porterà alla riforma del 1978. Bologna dovrebbe onorare con più orgoglio il suo contributo a una riforma unica al mondo.