Finale di campionato in infermeria A Udine si va con Falletti e Avenatti
Rossoblù in totale emergenza per l’ultima partita della stagione Difesa e attacco decimati, a centrocampo problemi per Pulgar
È un Bologna in totale emergenza quello che domani sarà di scena a Udine per l’atto finale di questo deludente campionato: settimana di acciacchi e defezioni a Casteldebole, con il risultato che in Friuli Donadoni sarà costretto a fare la conta, specialmente al centro dell’attacco e della difesa. La situazione è complicata soprattutto nel reparto avanzato: Rodrigo Palacio è out per un affaticamento ai flessori della coscia sinistra e a meno di improbabili recuperi odierni non ci sarà neanche Mattia Destro che ieri ha continuato ad allenarsi a parte a causa di una contusione al ginocchio sinistro.
Praticamente a disposizione come perno offensivo resta il solo Felipe Avenatti a meno che Donadoni non si inventi soluzioni fantasiose tipo Simone Verdi come finto centravanti: difficile, anche perché gli esterni d’attacco che generalmente fanno compagnia al numero 9 non sono in condizioni scintillanti, visto che Di Francesco ieri ha svolto solo parte del lavoro in gruppo (è reduce da una contusione al ginocchio sinistro che lo ha escluso contro il Chievo) e resta in dubbio ed Orsolini è tornato ad allenarsi martedì dopo noie muscolari alla coscia sinistra.
In difesa i guai riguardano il reparto dei centrali: Helander è squalificato e può già pensare al Mondiale con la Svezia così come il costaricano Gonzalez che è ancora alle prese con il suo infortunio muscolare e non sarà rischiato.
Restano i soli De Maio e Romagnoli, mentre per quanto riguarda i terzini l’unico punto interrogativo sul piano medico sembra riguardare Mbaye, fermato da una contrattura muscolare a inizio settimana e ieri solo in parte con il gruppo. In mediana, invece, i problemi riguardano il solo Pulgar — ieri convocato dal ct del Cile Rueda per le tre imminenti amichevoli — che continua a trascinarsi piccoli problemi muscolari e dovrebbe lasciare nuovamente spazio a Crisetig. Anche in virtù di tutti questi piccoli o grandi problemi, oggi Donadoni sceglierà quale modulo adottare per affrontare l’Udinese: la difesa a tre sembra pressoché impossibile — salvo un adattamento di Torosidis — e allora l’assetto favorito è il 43-3, con un esterno sinistro d’attacco tutto da trovare a meno che non vengano ripescati i redivivi Krejci e Falletti.
A Udine il Bologna troverà una Dacia Arena sold out, grazie alla promozione dei biglietti a cinque euro in ogni settore: tagliandi esauriti già da mercoledì e 25.000 presenti, compresi i circa 300 bolognesi in curva ospiti. Per la curiosa coppia di tecnici ex juventina Tudor-Iuliano ci sarà la conferma del 4-4-1-1 utilizzato nella vittoria per 1-0 sul campo del Verona con qualche assenza a centrocampo: squalificato Behrami e infortunato Balic, ma tornerà Fofana con Halfredsson mentre Barak e Jankto saranno gli esterni che dovranno azionare la rapidità di Lasagna, supportato da De Paul. L’Udinese cercherà la vittoria-salvezza mentre il Bologna nonostante gli assenti dovrà dare un primo, pleonastico, accenno di riscatto ai tifosi che si sono fatti sentire in settimana: le agenzie di scommesse credono poco a quest’ultima eventualità dato che il 2 balla a una quota tra il 7 e l’8, decisamente elevata.